Documenti, 9/2014, 01/05/2014, pag. 318
Madri surrogate, bambini battezzati?
Il documento della Chiesa ortodossa russa, approvato durante il Santo Sinodo del 25-26 dicembre 2013, fornisce indicazioni ecclesiali sul battesimo dei bambini nati con l’aiuto di una «madre surrogata». Questa
tecnologia riproduttiva biomedica è sempre più diffusa e, nonostante in molti paesi sia consentita dalla legge, continua a essere oggetto di aspri dibattiti nella società. Già il testo adottato dall’Assemblea giubilare dei vescovi nel 2000 conteneva una valutazione complessiva di questa pratica (cf. «Fondamenti della concezione sociale della Chiesa ortodossa russa»; in Supplemento a Regno-doc. 1,2001); qui vengono analizzate con maggiore precisione le casistiche che si posso incontrare nell’attività pastorale, dove è giusto ricordare, da un lato, che «il battesimo è il sacramento di ingresso nella Chiesa e implica un accordo con la sua fede e i suoi insegnamenti » da parte di coloro che lo ricevono – «oltre che la loro partecipazione, in seguito, alla vita della Chiesa» –; non bisogna però dimenticare, dall’altro lato, che «la Chiesa è aperta a tutti coloro che aspirano alla salvezza».
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