Documenti, 17/2014, 01/10/2014, pag. 540
Quando latita il pastore… Udienza ai vescovi nominati nel corso dell'anno
Francesco
Non c’è dubbio che i pastori, il loro «stile» di vicinanza e di guida del popolo di Dio, sono temi cui il papa accorda una priorità decisiva. La lunga serie di occasioni nelle quali vi è ritornato si è arricchita, il 18 settembre, con l’udienza ai vescovi nominati nell’ultimo anno, radunati per un convegno promosso dalla Congregazione per i vescovi e dalla Congregazione per le Chiese orientali. Con loro ha toccato un aspetto della cura pastorale di fondamentale importanza perché legato alla riforma della Chiesa: «Ogni riforma autentica della Chiesa di Cristo comincia dalla presenza, (...) anche da quella del pastore che regge in nome di Cristo. (...) Quando latita il pastore o non è reperibile, sono in gioco la cura pastorale e la salvezza delle anime». Tra le caratteristiche di tale «presenza» spiccano l’intimità, l’assiduità, la pazienza nella relazione con la «Chiesa che vi è stata affidata» e la disponibilità a «coltivare spazio» per ricevere, accogliere, ascoltare, guidare «i vostri sacerdoti». «Vi vorrei vescovi rintracciabili non per la quantità dei mezzi di comunicazione di cui disponete», ha detto loro il papa, «ma per lo spazio interiore che offrite per accogliere le persone e i loro concreti bisogni».
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