Documenti, 11/2014, 01/06/2014, pag. 341
Le parole di Francesco. Al Salone del libro di Torino
In poco più di un anno di pontificato papa Francesco «ha catalizzato l’attenzione dei media mondiali» e «le sue apparizioni pubbliche e le occasioni di contatto con i fedeli sprigionano una potenza comunicativa che le trasforma spesso in eventi mediatici. (…) In effetti, lo stile di comunicazione di papa Bergoglio esprime una profonda novità». Ha tematizzato il cambiamento radicale di registro comunicativo da parte di papa Francesco il segretario di stato vaticano, card. Pietro Parolin, in una relazione tenuta a Torino al XXVII Salone del libro – ospite d’onore la Santa Sede – in occasione dell’incontro, dedicato a «Le parole del papa», cui partecipavano anche l’arcivescovo di Torino, C. Nosiglia, il card. G. Ravasi e p. A. Spadaro, direttore de La Civiltà cattolica. Una forza comunicativa che «non è frutto di studiate tecniche di comunicazione» ma
di «autenticità evangelica» e poggia su una «“sapienza del porgere”, il sermo humilis” di cui parlava Agostino, che anche oggi è il modulo espressivo più consono a una Chiesa che vuole essere amica degli uomini e delle donne del suo tempo e per questo sceglie la via della colloquialità, dell’accessibilità».
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