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Documenti, 7/2013, 01/04/2013, pag. 249

Dell’universale e delle particolarità. Lezione di commiato di Pierre Gisel all’Università di Losanna

P. Gisel
Lo scorso 9 novembre, davanti alla Facoltà di Teologia e di scienze delle religioni dell’Università di Losanna, dove è docente dal 1976, il teologo Pierre Gisel ha tenuto la sua lezione di commiato sul tema: Resistenze delle particolarità e trappole dell’universale. Per un utilizzo sovversivo dei corpi, delle tradizioni e dei confini. Gisel entra nel cuore della modernità occidentale – e del cristianesimo stesso –, là dove «particolarità identitarie ed ereditarie» convivono in tensione con una pulsione al loro superamento (cui «fanno resistenza»). Ma l’universale verso cui ci si dirige nasconde – nella tendenza a «integrare» o assimilare l’alterità – delle «trappole» (forme di omogeneizzazione e banalizzazione), «o peggio ancora» (violenza). L’analisi parte da concrete realtà religiose, che la «secolarizzazione» non sembra affatto superare, ma anzi produrre in nuove forme «fuori dal religioso», e le interroga quale «forza critica» dell’antropologico e del sociale. «L’invito è a puntare al cuore delle particolarità in gioco» per aprire, in una stagione di crisi «costante e poco produttiva», un diverso interrogativo «sull’umano e sulla società».

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