Documenti, 3/2013, 01/02/2013, pag. 67
Promotori dell’ordine e della pace. Discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede
Benedetto XVI
«Tocca a voi essere sulla terra i promotori dell’ordine e della pace tra gli uomini. Ma non lo dimenticate: è Dio il grande artefice dell’ordine e della pace sulla terra». Con le parole di Paolo VI, Benedetto XVI si è rivolto al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede nella tradizionale presentazione degli auguri di inizio anno (7.1.2013). Nella consueta carrellata sulla situazione mondiale, il papa – con particolare riferimento a Medio Oriente e Africa – si è soffermato sul tema della pace, minacciata a suo dire anche da un crescente «oblio di Dio». Una costruzione della pace ispirata alla «dignità trascendente della persona umana e ai principi iscritti nella sua natura», ha proseguito, deve salvaguardare la libertà religiosa e il conseguente diritto all’obiezione di coscienza. Un pensiero è andato all’odierna crisi economico-finanziaria, dalla quale il papa coglie l’urgenza di «formare i leader, che guideranno le istituzioni pubbliche nazionali e internazionali». «Se preoccupa l’indice differenziale tra i tassi finanziari, dovrebbero destare sgomento le crescenti differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più poveri. Si tratta, insomma, di non rassegnarsi allo “spread del benessere sociale”, mentre si combatte quello della finanza».
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