Documenti, 7/2012, 01/04/2012, pag. 200
Portatori di nuova speranza. Rendere possibile il dialogo (Alla cerimonia di congedo da Cuba)
Benedetto XVI
Il 23o viaggio apostolico di Benedetto al di fuori dell’Italia, che ha avuto come meta il Messico e Cuba, ha visto al centro il ruolo pubblico della fede rispetto a regimi politici che solo recentemente hanno concesso aperture in tema di libertà religiosa e in contesti marcati da una forte violenza (Messico) e dalla povertà (Cuba). Nei testi del pontefice si parla della religiosità popolare come via «del cuore» verso Cristo; del ruolo dei laici nella Chiesa, che non devono essere «considerati come persone di poco conto» e della necessità di custodire lo «spirito di comunione… evitando divisioni sterili»; dei punti di somiglianza tra la Misión continental lanciata dall’episcopato latinoamericano ad Apa re cida nel 2007 e lo spirito del prossimo Anno della fede. Vi sono tuttavia anche delle «spine» che minacciano il Vangelo, come la «persecuzione» o «la mancanza di mezzi» o «i limiti imposti alla libertà della Chiesa nell’adempimento della sua missione», ovvero al legittimo «contributo» che i credenti possono offrire «all’edificazione della società».
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