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Documenti, 5/2012, 01/03/2012, pag. 157

Rito delle Esequie. Conferenza Episcopale Italiana

Conferenza Episcopale Italiana
«Numerosi sono gli adattamenti di natura rituale e testuale introdotti nella seconda edizione italiana» del Rito delle Esequie, come illustrato dal comunicato che la CEI ha diffuso nel corso della conferenza stampa del 2 marzo scorso, e che qui pubblichiamo insieme alla «Presentazione» e alle «Precisazioni» introdotte nel nuovo libro liturgico. Tali adattamenti mirano a contrastare la «tendenza a privatizzare l’esperienza del mo rire», riproponendo «la forma tradizionale della celebrazione esequiale, distesa nelle sue diverse tappe: la visita alla famiglia del defunto, la veglia, la preghiera alla chiusura della bara, la processione alla chiesa, la celebrazione delle esequie in chiesa, la processione al cimitero, la benedizione del sepolcro e la sepol tura». Ma «la novità più significativa» di questa edizione del Rito, prosegue il comunicato CEI, «è costituita sicuramente dall’Appendice dedicata alle “Esequie in caso di cremazione”», dove emerge la «preoccupazione pastorale… di evitare che eventuali vuoti celebrativi siano occupati da una ritualità aliena dai contenuti della fede cristiana».

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Un appello per la pace

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(Roma, 23-25 settembre 2024)

Non poteva iniziare i lavori senza rivolgere un pensiero alla pace il parlamentino dei vescovi italiani, riunito dal 23 al 25 settembre, che si è chiuso con un Appello per la pace rivolto in particolare al Medio Oriente e all’Ucraina. Per quanto riguarda lo specifico dell’ordine del giorno, i punti salienti sono tre. Il primo è l’Assemblea sinodale che si terrà dal 15 al 17 novembre: i vescovi hanno approvato i Lineamenti, di cui aveva discusso il Comitato sinodale il 7-8 settembre, e che presentano tre nuclei: «il rinnovamento della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali; la formazione alla fede e alla vita; la corresponsabilità» in uno stile «missionario», caratterizzato dalla «prossimità». Il secondo punto è la riforma degli uffici e dei servizi della CEI. Sono state individuate due macro aree, «annuncio e celebrazione della fede» e «testimonianza della vita cristiana», nelle quali «gli uffici e i servizi, con le relative attività e competenze, vengono ricompresi in alcuni poli pastorali». Il terzo è l’insegnamento della religione cattolica in vista del 40o anniversario della firma dell’Intesa del 1985. È stato steso un primo schema «con l’obiettivo di fare sintesi fra “cose antiche” e “cose nuove” per metterlo a disposizione dei bambini e dei giovani che oggi affrontano il cammino della crescita».

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Invocare e formare alla pace

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La pace – da invocare, da costruire, da promuovere – è stata il Leitmotiv della sessione primaverile del Consiglio episcopale permanente, che si è svolta a Roma, dal 18 al 20 marzo, sotto la guida del cardinale presidente Matteo Zuppi. In apertura dei lavori i vescovi hanno ribadito la loro vicinanza e solidarietà a papa Francesco, sottolineando la necessità di un impegno per la pace a 360°, fatto di preghiera, formazione e gesti concreti.

 

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Nel corso della 78a Assemblea generale straordinaria della CEI ad Assisi, il 15 novembre i vescovi italiani si sono espressi sulla guerra tra Hamas e Israele scoppiata dopo gli attacchi terroristici del 7 ottobre, approvando una Dichiarazione per la pace (www.chiesacattolica.it).