Benedetto XVI
«Il momento attuale è segnato purtroppo da un profondo malessere» di cui le diverse crisi: economiche, politiche e sociali, «sono una drammatica espressione ». Lo scorso 9 gennaio, in occasione dell’annuale incontro col corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, Benedetto XVI ha esortato a non scoraggiarsi ma a «riprogettare risolutamente il cammino, con nuove forme di impegno (…) per darci nuove regole», sostenendo che «la crisi – in primo luogo quella economico-finanziaria – può e deve essere uno sprone a riflettere sull’esistenza umana e sull’importanza della sua dimensione etica, prima ancora che sui meccanismi che governano la vita economica». Il papa ha poi rimesso al centro i giovani che, «disorientati e frustrati nelle loro aspirazioni a un avvenire sereno», ci «spronano a considerare seriamente le loro domande di verità, di giustizia e di pace». Un’attenzione particolare è dedicata all’educazione e ai suoi «luoghi», tema già al cuore del recente messaggio per la Giornata mondiale della pace (Regnodoc. 1,2012,1ss), e compito che il pontefice considera «di primaria importanza», perché da esso «dipende tanto il sano sviluppo di ogni persona, quanto il futuro di tutta la società».
Documento, 01/02/2012, pag. 65