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Documenti, 11/2012, 01/06/2012, pag. 334

Contro le attività illegali in campo finanziario / 2. Legge n. CLXVI. Modifiche e integrazioni

G. card. Bertello, G. Sciacca, Pontif. Commis. Stato della Città del Vaticano
Perno dell’azione intrapresa dalla Santa Sede e dallo Stato della Città del Vaticano (SCV) per allinearsi agli standard richiesti in ambito internazionale in materia di contrasto delle attività finanziarie illegali, la Legge del 30 dicembre 2010, n. CXXVII (Regno-doc. 3,2011,78ss; Regno-att. 4,2011,73ss) ha ricevuto «modifiche e integrazioni» con il Decreto del 25 gennaio 2012, n. CLIX, convertito in legge il 24 aprile 2012 e finalmente pubblicato dal Governatorato SCV. Anche a uno sguardo non tecnico appare evidente che si tratta di una complessiva riscrittura. In particolare risultano del tutto diversi l’intero capo I, che si arricchisce di un capo I bis «Autorità competenti», e il capo II «Disposizioni penali in materia di riciclaggio». Anche i capi V «Obblighi di adeguata verifica», VI «Obblighi di registrazione e conservazione» e XI «Sanzioni amministrative», così come alcuni articoli dei capi dal VII all’XI risultano decisamente ampliati. La legge, così modificata, è – insieme alle altre misure di fine 2010 – tuttora all’esame degli organismi internazionali dal cui giudizio dipende l’ingresso dello Stato della Città del Vaticano e della Santa Sede nella cosiddetta white list dei paesi virtuosi in questo ambito.

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Contro le attività illegali in campo finanziario / 2. Pontificia commissione per lo SCV

G. card. Bertello, G. Sciacca, Pontif. Commis. Stato della Città del Vaticano
Perno dell’azione intrapresa dalla Santa Sede e dallo Stato della Città del Vaticano (SCV) per allinearsi agli standard richiesti in ambito internazionale in materia di contrasto delle attività finanziarie illegali, la Legge del 30 dicembre 2010, n. CXXVII (Regno-doc. 3,2011,78ss; Regno-att. 4,2011,73ss) ha ricevuto «modifiche e integrazioni» con il Decreto del 25 gennaio 2012, n. CLIX, convertito in legge il 24 aprile 2012 e finalmente pubblicato dal Governatorato SCV. Anche a uno sguardo non tecnico appare evidente che si tratta di una complessiva riscrittura. In particolare risultano del tutto diversi l’intero capo I, che si arricchisce di un capo I bis «Autorità competenti», e il capo II «Disposizioni penali in materia di riciclaggio». Anche i capi V «Obblighi di adeguata verifica», VI «Obblighi di registrazione e conservazione» e XI «Sanzioni amministrative», così come alcuni articoli dei capi dal VII all’XI risultano decisamente ampliati. La legge, così modificata, è – insieme alle altre misure di fine 2010 – tuttora all’esame degli organismi internazionali dal cui giudizio dipende l’ingresso dello Stato della Città del Vaticano e della Santa Sede nella cosiddetta white list dei paesi virtuosi in questo ambito.
Documenti, 2012-11

Contro le attività illegali in campo finanziario / 2. Allegato. Decreto n. CLIX

G. card. Bertello, G. Sciacca, Pontif. Commis. Stato della Città del Vaticano
Perno dell’azione intrapresa dalla Santa Sede e dallo Stato della Città del Vaticano (SCV) per allinearsi agli standard richiesti in ambito internazionale in materia di contrasto delle attività finanziarie illegali, la Legge del 30 dicembre 2010, n. CXXVII (Regno-doc. 3,2011,78ss; Regno-att. 4,2011,73ss) ha ricevuto «modifiche e integrazioni» con il Decreto del 25 gennaio 2012, n. CLIX, convertito in legge il 24 aprile 2012 e finalmente pubblicato dal Governatorato SCV. Anche a uno sguardo non tecnico appare evidente che si tratta di una complessiva riscrittura. In particolare risultano del tutto diversi l’intero capo I, che si arricchisce di un capo I bis «Autorità competenti», e il capo II «Disposizioni penali in materia di riciclaggio». Anche i capi V «Obblighi di adeguata verifica», VI «Obblighi di registrazione e conservazione» e XI «Sanzioni amministrative», così come alcuni articoli dei capi dal VII all’XI risultano decisamente ampliati. La legge, così modificata, è – insieme alle altre misure di fine 2010 – tuttora all’esame degli organismi internazionali dal cui giudizio dipende l’ingresso dello Stato della Città del Vaticano e della Santa Sede nella cosiddetta white list dei paesi virtuosi in questo ambito.