Documenti, 7/2011, 01/04/2011, pag. 198
Identità e lievito. Omelia del card. Bagnasco per il 150° anniversario dell'unità d'Italia
«L’Eucaristia che stiamo celebrando… ci invita a oltrepassare le contingenze del momento presente e ad allargare lo sguardo a quella singolare “Provvidenza” che ha condotto gli italiani a diventare sempre più consapevoli dell’Italia». C’è piena consonanza tra la visione affermata da papa Benedetto XVI nel messaggio inviato il 16 marzo al capo dello stato, G. Napolitano, per il 150° dell’unitàd’Italia (cf. in questo numero a p. 193) e le parole pronunciate dal presidente della Conferenza episcopale italiana, card. A. Bagnasco, nel corso della santa messa celebrata a Roma, nella basilica di S. Maria degli Angeli, il 17 marzo, alla presenza delle massime autorità della Repubblica. «I centomila campanili della nostra Italia ispirano un sentire comune diffuso che identifica senza escludere, che fa riconoscere, avvicina, sollecita il senso di cordiale appartenenza e di generosa partecipazione alla comunità cristiana, alla vita del borgo e del paese, delle città e delle regioni, dello Stato». Il card. Bagnasco è poi tornato sull’argomento pochi giorni dopo, in apertura del Consiglio permanente della CEI: cf. in questo numero a p. 202.
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.