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Documenti, 7/2011, 01/04/2011, pag. 197

Dal Risorgimento al Concilio. Per i 140 anni di Roma capitale: omaggio e preghiera del card. Bertone

T. card. Bertone
«L’unità d’Italia … ha potuto aver luogo non come artificiosa costruzione politica di identità diverse, ma come naturale sbocco politico di un’identità nazionale forte e radicata, … al cui modellamento il cristianesimo e la Chiesa hanno dato un contributo fondamentale». È la tesi di fondo del messaggio che Benedetto XVI, nel solco dei suoi predecessori (cf. riquadro a p. 195), ha inviato il 16 marzo scorso al presidente della Repubblica Italiana, G. Napolitano (cf. riquadro a p. 197), per la ricorrenza del 150° anniversario dell’unitàd’Italia. Il papa prosegue indicando la «conciliazione» del 1929 (avvenuta «tra le istituzioni, non nel corpo sociale, dove fede e cittadinanza non erano in conflitto»; cf. anche, a p. 197, le parole del card. Bertone nel 140° di Roma capitale), l’apporto dei cattolici all’elaborazione della Costituzione repubblicana e l’Accordo di revisione del Concordato lateranense (1984), che recepisce l’insegnamento del concilio Vaticano II sui rapporti tra Chiesa e comunità politica, come le successive tappe di un processo in cui «la Chiesa e i cattolici» sono rimasti «impegnati in vario modo» a favore «della promozione dell’uomo e del bene del paese»(cf. ampiamente Regno-att. 6,2011,145).

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Nuovo regolamento. Prefettura degli affari economici della Santa Sede

T. card. Bertone
Il nuovo regolamento della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, promulgato il 22 febbraio 2012 dal segretario di stato, Tarcisio Bertone, è stato presentato lo scorso 18 dicembre nell’Aula vecchia del sinodo, nel corso di un convegno introdotto da un discorso dello stesso Bertone. Istituita dalla riforma della curia di Paolo VI, nel 1967, il primo regolamento della Prefettura – incaricata «della gestione degli affari economici della Santa Sede», ovvero della conoscenza, del controllo, della vigilanza e del coordinamento «di tutti gli investimenti e le operazioni economiche più importanti della Santa Sede» – risale al 1968. Con il nuovo regolamento «si ritorna allo spirito originario»: la Prefettura si pone come ente superiore alle singole amministrazioni vaticane, in diretto rapporto con la Segreteria di stato, con la quale concorda «le linee di indirizzo e programmazione». Il nuovo regolamento, ha ricordato Bertone, viene significativamente promulgato mentre la Santa Sede ha scelto di adeguarsi «alle norme internazionali di controllo finanziario» (cf. Regno- doc. 11,2012,334ss) e di conseguenza in un momento in cui «la necessaria trasparenza delle attività economiche e fi nanziarie esige un impegno sempre più incisivo e congiunto di correttezza».
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Nuovo regolamento. Alla presentazione (Discorso del card. T. Bertone)

T. card. Bertone
Il nuovo regolamento della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, promulgato il 22 febbraio 2012 dal segretario di stato, Tarcisio Bertone, è stato presentato lo scorso 18 dicembre nell’Aula vecchia del sinodo, nel corso di un convegno introdotto da un discorso dello stesso Bertone. Istituita dalla riforma della curia di Paolo VI, nel 1967, il primo regolamento della Prefettura – incaricata «della gestione degli affari economici della Santa Sede», ovvero della conoscenza, del controllo, della vigilanza e del coordinamento «di tutti gli investimenti e le operazioni economiche più importanti della Santa Sede» – risale al 1968. Con il nuovo regolamento «si ritorna allo spirito originario»: la Prefettura si pone come ente superiore alle singole amministrazioni vaticane, in diretto rapporto con la Segreteria di stato, con la quale concorda «le linee di indirizzo e programmazione». Il nuovo regolamento, ha ricordato Bertone, viene significativamente promulgato mentre la Santa Sede ha scelto di adeguarsi «alle norme internazionali di controllo finanziario» (cf. Regno- doc. 11,2012,334ss) e di conseguenza in un momento in cui «la necessaria trasparenza delle attività economiche e fi nanziarie esige un impegno sempre più incisivo e congiunto di correttezza».
Documenti, 2013-9

Nuovo regolamento. Il regolamento

T. card. Bertone
Il nuovo regolamento della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, promulgato il 22 febbraio 2012 dal segretario di stato, Tarcisio Bertone, è stato presentato lo scorso 18 dicembre nell’Aula vecchia del sinodo, nel corso di un convegno introdotto da un discorso dello stesso Bertone. Istituita dalla riforma della curia di Paolo VI, nel 1967, il primo regolamento della Prefettura – incaricata «della gestione degli affari economici della Santa Sede», ovvero della conoscenza, del controllo, della vigilanza e del coordinamento «di tutti gli investimenti e le operazioni economiche più importanti della Santa Sede» – risale al 1968. Con il nuovo regolamento «si ritorna allo spirito originario»: la Prefettura si pone come ente superiore alle singole amministrazioni vaticane, in diretto rapporto con la Segreteria di stato, con la quale concorda «le linee di indirizzo e programmazione». Il nuovo regolamento, ha ricordato Bertone, viene significativamente promulgato mentre la Santa Sede ha scelto di adeguarsi «alle norme internazionali di controllo finanziario» (cf. Regno- doc. 11,2012,334ss) e di conseguenza in un momento in cui «la necessaria trasparenza delle attività economiche e fi nanziarie esige un impegno sempre più incisivo e congiunto di correttezza».