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Documenti, 3/2011, 01/02/2011, pag. 74

Contro le attività illegali in campo finanziario. Nuova normativa per la Santa Sede

Benedetto XVI; G. card. Lajolo; C.M. Viganò
«Oggi, 30 dicembre 2010, il papa ha firmato un documento… di grande coraggio e di grande significato spirituale» (p. Lombardi alla Radio vaticana). Si tratta di una lettera apostolica motu proprio sulla «prevenzione e contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario», che estende alla Santa Sede la vigenza di una legge (la n. CXXVII) in materia di «riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo» contestualmente emanata per lo Stato della Città del Vaticano. In tal modo gli enti di governo centrale della Chiesa vanno ad allinearsi agli standard richiesti dalle autorità e organismi internazionali di vigilanza. Con il medesimo documento il papa costituisce anche l’Autorità di informazione finanziaria (AIF): presieduta dal card. Attilio Nicora (nominato il 19 gennnaio), dovrà «emanare complesse e delicate disposizioni di attuazione» che riguardano tra gli altri, specifica la Segreteria di stato, «l’Istituto per le opere di religione (IOR), riconfermando l’impegno del medesimo a operare secondo i principi e i criteri internazionalmente riconosciuti».

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