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Documenti, 3/2011, 01/02/2011, pag. 101

Chiarezza morale, impegno educativo. CEI - Consiglio permanente. Sessione invernale (24-27.1.2011)

A. card. Bagnasco; Episcopato italiano
«Bagnasco chiede sobrietà: il disagio morale si respira» (Corriere della sera 25.1.2011). Dei 300 e più titoli che i quotidiani italiani hanno dedicato, nella seconda metà di gennaio, alla comunità ecclesiale italiana di fronte all’ultima inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il premier Berlusconi – il cosiddetto «Rubygate» – una buona parte (tra attese, resoconti e reazioni) ha ruotato intorno alla prolusione che il card. Bagnasco ha pronunciato in apertura del Consiglio permanente della CEI svoltosi ad Ancona (cf. ampiamente Regno-att. 2,2011,1ss). Nel Comunicato finale diffuso il giorno dopo la fine dell’incontro, oltre a sottolineare la «forte unità di giudizio» e la «profonda condivisione», tra i vescovi del Consiglio, «del tono e ancor prima dei contenuti» dell’intervento del loro presidente, si fa riferimento agli altri importanti impegni che la CEI ha davanti a sé nei prossimi mesi: la pubblicazione del documento conclusivo dell’ultima Settimana sociale e del Messaggio d’invito al XXV Congresso eucaristico nazionale che si terrà appunto ad Ancona a settembre e la prossima Assemblea generale, dedicata ai «soggetti e metodi dell’educazione alla fede» nella comunità ecclesiale.

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«La politica che ha oggi visibilità è, non raramente, inguardabile (…). La gente è stanca di vivere nella rissa e si sta disamorando sempre più». È stato questo, in pieno clima elettorale (cf. Regno-att. 10,2011,296ss), il passaggio più ripreso dalla prolusione con la quale il card. Bagnasco ha aperto l’Assemblea generale della CEI, celebrata a Roma dal 23 al 27 maggio. Diversi i temi affrontati a partire da una rilettura della «sublime testimonianza» di Giovanni Paolo II a pochi giorni dalla sua beatificazione. La questione giovanile ha avuto ampio spazio sia nella prolusione che nei lavori d’Assemblea: sul versante dell’impegno educativo e culturale, con riferimento agli Orientamenti pastorali; in vista dell’ormai prossima Giornata mondiale della gioventù; per l’angosciante situazione del lavoro che, mancante o precario, compromette «la tranquillità delle persone, la progettualità delle famiglie e il futuro dei giovani». I vescovi hanno inoltre «esaminato e approvato la seconda parte dei materiali della terza edizione italiana del Messale romano», nonché – in preghiera col papa – «rinnovato l’affidamento dell’Italia alla vergine Madre», nel 150° anniversario dell’unità politica (cf. riquadro alle pp. 366-367).
Documenti, 2011-11

Comunione e discernimento per il bene del paese. Impegno educativo, nuovo Messale: Comunicato finale

A. card. Bagnasco; Episcopato italiano
«La politica che ha oggi visibilità è, non raramente, inguardabile (…). La gente è stanca di vivere nella rissa e si sta disamorando sempre più». È stato questo, in pieno clima elettorale (cf. Regno-att. 10,2011,296ss), il passaggio più ripreso dalla prolusione con la quale il card. Bagnasco ha aperto l’Assemblea generale della CEI, celebrata a Roma dal 23 al 27 maggio. Diversi i temi affrontati a partire da una rilettura della «sublime testimonianza» di Giovanni Paolo II a pochi giorni dalla sua beatificazione. La questione giovanile ha avuto ampio spazio sia nella prolusione che nei lavori d’Assemblea: sul versante dell’impegno educativo e culturale, con riferimento agli Orientamenti pastorali; in vista dell’ormai prossima Giornata mondiale della gioventù; per l’angosciante situazione del lavoro che, mancante o precario, compromette «la tranquillità delle persone, la progettualità delle famiglie e il futuro dei giovani». I vescovi hanno inoltre «esaminato e approvato la seconda parte dei materiali della terza edizione italiana del Messale romano», nonché – in preghiera col papa – «rinnovato l’affidamento dell’Italia alla vergine Madre», nel 150° anniversario dell’unità politica (cf. riquadro alle pp. 366-367).