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Documenti, 21/2011, 01/12/2011, pag. 689

Missione compiuta. Riflessioni di mons. Carlo Ghidelli, «neo vescovo emerito»

C. Ghidelli
«Ho pensato di dover rendere chiari a me stesso, prima che ad altri, il senso e la valenza spirituale di un evento che ho vissuto in prima persona recentemente», giacché «mi convinco sempre di più che mi devo dare una ragione, da un punto di vista sia umano sia soprannaturale, di quello che mi è successo». Hanno il tono dell’autobiografia e lo stile della testimonianza, oltre che il pregio della sincerità, queste riflessioni che mons. Carlo Ghidelli ci ha consegnato a proposito della conclusione – avvenuta giusto un anno fa – del suo ministero pastorale come vescovo di Lanciano-Ortona. Originario della diocesi di Crema, biblista, già sottosegretario della CEI (1983-1986), poi assistente centrale dell’Università cattolica del Sacro Cuore e consultore del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, mons. Ghidelli, che compirà 78 anni il 24 aprile prossimo, era stato nominato a Lanciano-Ortona alla fine del 2000. Succeduto nel 2004 a mons. Dini come presidente della Conferenza episcopale abruzzese e molisana, ha ricoperto questo incarico, e di conseguenza quello di membro del Consiglio permanente della CEI, sino all’accettazione delle dimissioni.

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