Documenti, 21/2011, 01/12/2011, pag. 674
L’Africa al futuro. Dopo centocinquant’anni (Ai vescovi)
Benedetto XVI
Il Sinodo per l’Africa – celebrato nell’ottobre 2009 – è il filo rosso dei due viaggi del papa nel continente, quello attuale – 18-20 novembre (Regno-att. 20,2011,656) – e quello del marzo 2009 in Camerun e Angola, compiuti per affidare oggi l’esortazione apostolica postsinodale Africae munus (cf. in questo numero a p. 641) e allora l’Instrumentum laboris. In questa occasione tre sono stati gli inviti rivolti dal papa al Benin e al continente in generale. L’invito a essere «servitori della speranza», come risposta appropriata a quei movimenti di popoli che anche recentemente «hanno espresso il loro desiderio di libertà, il loro bisogno di sicurezza materiale e la loro volontà di vivere armo niosamente nella diversità delle etnie e delle religioni». Il secondo invito è all’approfondimento del dialogo interreligioso, basato sulla «conoscenza, l’approfondimento e la pratica della propria religione» e che può spaziare nella «cooperazione nel campo sociale o culturale». Il terzo è rivolto in particolare alla Chiesa locale a non «limitarsi a una pastorale di “mantenimento” per coloro che già conoscono il Vangelo di Cristo», ma a tenere sempre ampi gli orizzonti perché lo «slancio missionario è un segno chiaro della maturità di una comunità ecclesiale».
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