Documenti, 19/2011, 01/11/2011, pag. 577
Porta fidei. Lettera apostolica in forma di motu proprio con la quale si indice l’Anno della fede
Benedetto XVI
La fede come una porta aperta. Per essa l’uomo ha «ingresso nella Chiesa» e accede – per la Parola e i sacramenti – «alla vita di comunione con Dio»; per essa – attraverso la «libera e cosciente» accoglienza dell’uomo – Dio entra nella storia e «plasma tutta l’esistenza umana sulla radicale novità della risurrezione ». Con questa immagine Benedetto XVI, nella lettera dello scor so 11 ottobre, indice l’Anno della fede (11.10.2012-24.11.2013). Ricordate le circostanze cui è legato l’evento (50 anni dall’apertura del Concilio e 30 dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa cattolica), il papa ne sottolinea la necessità nel contesto odierno, dove «i contenuti essenziali che da secoli costituiscono il patrimonio di tutti i credenti hanno bisogno di essere confermati, compresi e approfonditi … al fine di dare testimonianza coerente in condizioni storiche diverse dal passato». In particolare, «per aiutare tutti i credenti in Cristo a rendere più consapevole e a rinvigorire la loro adesione al Vangelo», il Catechismo è strumento «prezioso e indispensabile», in vista della nuova evangelizzazione dell’Occidente che la Chiesa deve affrontare.
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