Documenti, 5/2010, 01/03/2010, pag. 188
Risposta al Documento di Ravenna. Consulta teologica ortodossa-cattolica in Nord America
Il Documento di Ravenna, cioè il testo approvato nell’ottobre 2007 dalla Commissione mista internazionale per il dialogo teologico fra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa nel suo insieme sul tema della conciliarità e dell’autorità, «cerca di ampliare la base dell’autorità, nella quale ogni battezzato esercita un’autorità propria del suo ordo nella Chiesa e ci invita a riflettere su questo punto: come primato e conciliarità sono interdipendenti, così sono anche i processi di ricezione e insegnamento». Tuttavia – osserva la Consulta teologica ortodossa-cattolica in Nord America, organismo di dialogo costituito nel 1965 dai vescovi ortodossi e cattolici degli Stati Uniti –, mentre ora la Com missione è passata a trattare il tema del primato della sede e del vescovo di Roma (cf. Regno-att. 20,2009,705), per un reale progresso del dialogo occorre evidenziare alcuni aspetti che il Documento di Ravenna non ha trattato o adeguatamente risolto: le conseguenze dell’autorità dei battezzati; la conciliarità nella Chiesa locale; lo statuto ecclesiologico delle conferenze episcopali; e infine «occorre ancora risolvere le questioni ecclesiologiche riguardo al reciproco riconoscimento».
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