Documenti, 5/2010, 01/03/2010, pag. 137
Liturgia: riforma della riforma. Mons. G. Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie
«È ormai da alcuni anni che nella Chie sa, a più voci, si parla della necessità di un nuovo rinnovamento liturgico»: con queste chiare parole si conclude l’«Introduzione allo spirito della liturgia» che mons. Guido Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, ha tenuto il 14 novembre scorso al Corso per animatori della liturgia della sua ex diocesi di Genova, e ripetuto, salvo qualche adattamento al contesto, il 6 gennaio a un gruppo di sacerdoti di lingua inglese presente a Roma per l’anno sacerdotale (cf. Origins n. 32, 21.1.2010). Dopo aver analizzato alcuni aspetti delle celebrazioni liturgiche come l’orienta mento del celebrante, la partecipazione attiva dei fedeli nel canto gregoriano e nell’uso della lingua latina, mons. Marini dichiara l’odierna ne cessità di un movimento «che sia capace di operare una riforma della riforma, ovvero ancora un passo avanti nella comprensione dell’autentico spirito liturgico e della sua celebrazione; portando così a compimento quella riforma provvidenziale della liturgia che i padri conciliari avevano avviato, ma che non sempre, nell’attuazione pratica, ha trovato puntuale e felice realizzazione».
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