Documenti, 5/2010, 01/03/2010, pag. 144
Liturgia: custodia e innovazione. Mons. P. Marini presso l'Università di Friborgo
«Desidero ringraziare i due sommi pontefici che ho avuto la grazia di servire come maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie»: conclude così mons. Piero Marini la conferenza pubblica tenuta presso la Facoltà di teologia di Friborgo (Svizzera) il 16 novembre scorso su «L’adattamento della liturgia papale alla riforma liturgica del concilio Vaticano II», dopo aver ricevuto la laurea honoris causa. Innanzitutto Giovanni Paolo II, «per aver sempre favorito lo sviluppo dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche» e per aver «promosso … l’aggiornamento delle celebrazioni della liturgia papale» che «sono diventate per le Chiese particolari un punto di riferimento sicuro per riconoscere il volto della liturgia quale l’ha voluta il Concilio». Ha poi ringraziato anche Benedetto XVI che, appena eletto, lo ha riconfermato in un primo tempo nell’incarico: «Non potrò mai dimenticare l’emozione … provata durante lo svolgimento dei Riti di inizio del suo ministero petrino», che costituiscono «l’icona più completa e più riuscita che la liturgia ha dato della Chiesa dopo il concilio Vaticano II».
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.