D
Documenti
Documenti, 3/2010, 01/02/2010, pag. 120

Il Patto della Comunione anglicana. Un accordo tra Chiese autonome e responsabili

K. Kearon
«Il Patto serve per esprimere i comuni impegni e la reciproca responsabilità che mantengono le Chiese aderenti in relazione di comunione fra loro». Dopo cinque anni di lavoro, ha visto la luce il 18 dicembre 2009 il Patto della Comunione anglicana. Il documento ha l’obiettivo di formalizzare i vincoli di affetto e responsabilità reciproca che governano il modo di stare insieme delle Chiese che si richiamano alla tradizione anglicana, e di offrire una modalità condivisa per risolvere le controversie che minano la comunione tra esse. Occasionato dalle vicende che a partire dal 2003 – anno della consacrazione nella Chiesa episcopaliana USA di un vescovo pubblicamente impegnato in una relazione omosessuale e della decisione di autorizzare riti per la celebrazione di unioni fra persone dello stesso sesso – hanno evidenziato un problema ecclesiologico profondo relativo alla comunione in seno all’anglicanesimo, il testo è stato inviato a tutte le province della Comunione anglicana, che dovranno decidere sull’adesione entro il prossimo incontro del Consiglio consultivo anglicano, nel 2012.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Documenti, 2010-3

Il Patto della Comunione anglicana. Lettera di presentazione

K. Kearon
«Il Patto serve per esprimere i comuni impegni e la reciproca responsabilità che mantengono le Chiese aderenti in relazione di comunione fra loro». Dopo cinque anni di lavoro, ha visto la luce il 18 dicembre 2009 il Patto della Comunione anglicana. Il documento ha l’obiettivo di formalizzare i vincoli di affetto e responsabilità reciproca che governano il modo di stare insieme delle Chiese che si richiamano alla tradizione anglicana, e di offrire una modalità condivisa per risolvere le controversie che minano la comunione tra esse. Occasionato dalle vicende che a partire dal 2003 – anno della consacrazione nella Chiesa episcopaliana USA di un vescovo pubblicamente impegnato in una relazione omosessuale e della decisione di autorizzare riti per la celebrazione di unioni fra persone dello stesso sesso – hanno evidenziato un problema ecclesiologico profondo relativo alla comunione in seno all’anglicanesimo, il testo è stato inviato a tutte le province della Comunione anglicana, che dovranno decidere sull’adesione entro il prossimo incontro del Consiglio consultivo anglicano, nel 2012.