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Documenti, 17/2010, 01/10/2010, pag. 579

La Chiesa e i single

Claire Lesegretain
Chi sono i single? È giusto indicarli come «chi ha l’età per essere sposato ma non lo è»? E, poi, si pensano single i single? Sono questi gli interrogativi che i vescovi francesi hanno rivolto a Claire Lesegretain, giornalista de La Croix e scrittrice esperta del tema. Evitando il tranello d’invocare l’ennesimo nuovo settore pastorale, Lesegretain invita innanzitutto alla prudenza nelle definizioni. La categoria single può comprendere sacerdoti, suore, separati, divorziati, conviventi e anche coloro che non sono sposati né vivono attualmente in un rapporto di coppia. Quest’ultimo gruppo, che ha una discreta consistenza numerica, corre però il rischio di non sentirsi appieno popolo di Dio perché da un lato «l’attesa di un incontro provvidenziale» lo pone in «una certa incapacità di prendere in mano la propria vita», e, dall’altro è spesso risentito per la disattenzione della comunità. Mettere nuovamente in primo piano il fatto che la sequela di Cristo è una chiamata personale per la quale «il battesimo è sufficiente» significa liberarsi da schematizzazioni sclerotizzanti e avere il coraggio di sperimentare forme pastorali nuove.

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