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Documenti, 15/2010, 01/09/2010, pag. 512

Spiritualità dell'ecologia. Mons. Arizmendi (Chiapas) a un Simposio del CELAM

F. Arizmendi Esquivel
Il cuore delle popolazioni indigene «si trova in intima e profonda relazione con il cosmo. Lodano Dio e pregano rivolgendosi ai quattro punti cardinali, alle quattro direzioni dell’universo. Vivono la loro relazione con il trascendente a partire dal loro profondo radicamento immanente nella “Madre terra”». È questo lo spirito dell’intervento di mons. Felipe Arizmendi Esquivel, vescovo di San Cristóbal de Las Casas (Chiapas), «L’ecologia e i popoli nativi», pronunciato durante il Simposio del Dipartimento di giustizia e solidarietà del Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM): «Spiritualità dell’ecologia: ambienti, economie e popoli» svoltosi dal 21 al 24 agosto a Buenos Aires. Dopo un’introduzione che sottolinea luci e ombre della spiritualità ecologica indigena, mons. Arizmendi lascia la parola a sette testimoni (sacerdoti indigeni e operatori pastorali) che da anni prestano servizio in diverse regioni dell’America Latina. Proponiamo la sua riflessione anche come contributo all’annuale giornata della Chiesa italiana per la salvaguardia del creato (cf. riquadro a p. 518).

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