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Documenti, 13/2010, 01/07/2010, pag. 414

Verità su propaganda fide. A tutela della buona fama

Sala stampa vaticana
Indagato dalla Procura di Perugia nell’ambito di un’inchiesta sulla ristrutturazione e la vendita di alcuni im mobili di proprietà della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli (già «de propaganda fide»), di cui l’attuale arcivescovo di Napoli fu prefetto dal 2001 al 2006, dopo essere stato dal 1997 segretario del Comitato del grande giubileo dell’anno 2000, il card. Crescenzio Sepe ha inteso «rendere conto» delle vicende giudiziarie che lo riguardano in una lettera aperta all’«amata Chiesa di Napoli», resa nota il 21 giugno nel corso di una conferenza stampa, «per amore della verità, nella consapevolezza di avere sempre agito secondo coscienza, avendo come unico obiettivo il bene della Chiesa». «A tutela della buona fama» dell’ex Propaganda fide, il 28 giugno è intervenuta la Sala stampa della Santa Sede con una Nota in merito alla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, per «richiamare a tutti l’identità, il valore e il profondo significato di un’istituzione vitale per la Santa Sede e per l’intera Chiesa cattolica».

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Documenti, 2018-21

Risposta all’ex nunzio Carlo Maria Viganò

Sala stampa vaticana; card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi

In ottobre la Santa Sede ha risposto ufficialmente all’ex nunzio negli Stati Uniti Carlo Maria Viganò, che il 26 agosto (bit.ly/2Cds6CT) e il 27 settembre aveva pubblicato due dossier sull’immoralità dell’ex cardinale ed ex arcivescovo di Washington Theodore McCarrick, e aveva chiesto le dimissioni di papa Francesco e di altri numerosi prelati della curia romana (cf. Regno-att. 16,2018,452). La risposta della Santa Sede si è espressa in un Comunicato della Santa Sede, pubblicato il 6 ottobre, e in una Lettera aperta sulle recenti accuse alla Santa Sede del card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, pubblicata dalla Sala stampa vaticana il 7 ottobre. Mentre nel Comunicato si afferma che la Santa Sede sta integrando l’indagine già svolta dall’arcidiocesi di New York con «un ulteriore accurato studio dell’intera documentazione presente negli archivi dei dicasteri e uffici della Santa Sede riguardanti l’allora cardinale McCarrick», e che «non mancherà, a tempo debito, di rendere note le conclusioni del caso», la Lettera del card. Ouellet ribatte alle accuse di mons. Viganò e gli chiede di uscire dalla clandestinità e di pentirsi della sua «rivolta». Il 19 ottobre mons. Viganò ha reso noto un terzo dossier.

Documenti, 2015-19

Che lei possa essere un angelo della pace

Dopo l'udienza con il presidente palestinese Mahmoud Abbas

Sala stampa vaticana
Domenica 17 maggio, in Piazza San Pietro, papa Francesco ha celebrato la canonizzazione delle due prime sante palestinesi dell’epoca contemporanea, Maria Baouardy e Maria Alfonsina Ghattas. Era presente il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), a Roma per il gruppo di lavoro sull’intesa bilaterale tra Santa Sede e Stato di Palestina che regolerà lo statuto della Chiesa nel paese mediorientale. Sabato 16 maggio, Francesco lo ha ricevuto in udienza al Palazzo apostolico. Regalandogli, come di consueto ai capi di stato, un medaglione con la figura dell’angelo della pace ha commentato: «Ho pensato a lei: che lei possa essere un angelo della pace». Pubblichiamo il comunicato della Sala stampa vaticana dopo l’udienza (www.vatican.va).
Documenti, 2015-10

Il giubileo

Sala stampa vaticana

Il 13 marzo papa Francesco ha annunciato, nella basilica di San Pietro, la celebrazione di un Anno santo straordinario. Questo giubileo della misericordia avrà inizio con l’apertura della Porta santa in San Pietro nella solennità dell’Immacolata concezione 2015 e si concluderà il 20 novembre 2016 con la solennità di nostro Signore Gesù Cristo, re dell’universo. Pubblichiamo di seguito la nota informativa emessa dalla Sala stampa vaticana in occasione dell’annuncio del santo padre (www.vatican.va).