Documenti, 13/2010, 01/07/2010, pag. 385
La Chiesa e il «nemico». Il bastone e il vincastro: Omelia a conclusione dell'anno sacerdotale
Benedetto XVI
Due significative omelie sono state recentemente pronunciate da Benedetto XVI in San Pietro: quella per la conclusione dell’anno sacerdotale (11 giugno) e quella per la solennità dei santi Pietro e Paolo (29 giugno). In entrambe il papa interpreta alla luce della parola di Dio proclamata nella liturgia questioni assai gravi nella vita della Chiesa contemporanea, come «la violenza nei confronti dei piccoli, nella quale il sacerdozio come compito della premura di Dio a vantaggio del l’uomo viene volto nel suo contrario», o il pericolo che viene alla Chiesa dalle persecuzioni e ancor più «da ciò che inquina la fede e la vita cristiana dei suoi membri e delle sue comunità», come le divisioni e gli egoismi di cui parlava già san Paolo. Nei giorni immediatamente precedenti la solennità dei santi Pietro e Paolo il papa ha rivolto un messaggio a mons. Léonard, arcivescovo di Malines-Bruxelles, dopo che l’autorità giudiziaria aveva perquisito l’arcivescovado e la cattedrale di Malines (cf. riquadro a p. 386), e ha ricevuto il card. Schönborn, arcivescovo di Vienna, per un’udienza chiarificatrice rispetto ad alcune sue recenti dichiarazioni.
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