A. card. Bagnasco, A. Maffei
«Pur rimanendo le difficoltà ..., i matrimoni interconfessionali possono oggi essere visti nel loro aspetto positivo per l’apporto che possono arrecare al movimento ecumenico, specialmente quando ambedue i coniugi sono fedeli alla vocazione cristiana nella loro Chiesa» e quando c’è il pieno sostegno delle comunità d’appartenenza. Il Documento comune per un indirizzo pastorale dei matrimoni tra cattolici e battisti in Italia, firmato a Ro ma il 30 giugno scorso dal card. Angelo Bagna sco, presidente della Conferenza episcopale italiana (CEI), e dalla pastora Anna Maffei, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), segue la falsariga dell’analogo testo comune sottoscritto nel 1997 tra cattolici, valdesi e metodisti italiani. Proprio a partire dal pregiudizio positivo sui matrimoni interconfessionali e sulla loro incidenza sul cammino ecumenico fin dal livello di base, il documento identifica gli elementi comuni dell’insegnamento delle Chiese, delinea le divergenze e le possibili ricadute conflittuali, e infine prospetta indicazioni e orientamenti per la preparazione e la celebrazione.
Documento, 01/10/2009, pag. 570