Documenti, 11/2009, 01/06/2009, pag. 328
Pellegrino in Terra santa. Un silenzio per sperare (Al memoriale di Yad Vashem)
Benedetto XVI
«Sono venuto come pellegrino»: il «pellegrinaggio di fede» e «di preghiera in favore del dono prezioso dell’unità e della pace per il Medio Oriente e per tutta l’umanità» è l’im magine unitaria più volte richiamata da Benedetto XVI per il viaggio che dall’8 al 15 maggio lo ha condotto sui luoghi della fede cristiana in Giordania, in Israele e nei Territori palestinesi. Le intense e sen sibili questioni legate ai Luoghi santi (il dialogo con l’islam e i suoi recenti sviluppi, il conflitto israelopalestinese e il sostegno diplomatico vaticano all’ipotesi «due popolidue stati», il rapporto con gli ebrei e la memoria della Shoah dopo il caso Williamson, la difficile situazione delle comunità cristiane in Medio Oriente, lo scandalo della divisione confessionale) si sono intrecciate nelle parole del papa ai temi cari al pontificato: il pericolo del relativismo e della negazione di Dio, la declinazione del dialogo interreligioso in termini culturali, il ruolo dell’educazione, la speranza che scaturisce dalla fede e che ha dato il tono al viaggio.
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