Documenti, 3/2008, 01/02/2008, pag. 73
Diplomazia, arte della speranza. Discorso agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede
Benedetto XVI
«La Chiesa è profondamente convinta che l’umanità costituisca una famiglia»: è questo il filo conduttore che lega la panoramica sulla situazione politica mondiale attuale che Benedetto XVI ha svolto il 7 gennaio scorso al messaggio per la giornata mondiale della pace. Dopo aver considerato l’intero orizzonte delle nazioni e i suoi orientamenti, il pontefice si appella alla comunità internazionale affinché si mostri responsabilmente generosa, operi in buona fede per la trasparenza, la confidenza e il dialogo interculturale e interreligioso reciproci, e tenga conto degli autentici e legittimi bisogni di tutti. Chiama poi a un impegno chiaro, sincero e fattivo per una società pacifica, rispettosa di tutti i diritti dell’uomo, della sua dignità e delle libertà fondamentali, senza relativismi e sincretismi. Rallegrandosi della risoluzione ONU sulla moratoria per la pena di morte (cf. Regno-att. 2,2008,14s), chiede ai rappresentanti della politica di esigere il rispetto della vita umana, della famiglia e della libertà religiosa di tutti, e fa voto «che tale iniziativa stimoli il dibattito pubblico sul carattere sacro della vita umana» (n. 11).
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