Documenti, 13/2008, 01/07/2008, pag. 385
Maestro di verità. Omelia ai primi vespri in San Paolo fuori le Mura
Benedetto XVI
«Siamo qui riuniti non per riflettere su una storia passata, irrevocabilmente
superata. Paolo vuole parlare con noi, oggi. Per questo ho voluto indire questo speciale “anno paolino”: per ascoltarlo e per apprendere ora da lui, quale nostro maestro, “la fede e la verità” in cui sono radicate le ragioni dell’unità tra i discepoli di Cristo»: con queste parole Benedetto XVI, assieme al patriarca ecumenico Bartolomeo I, al delegato dell’arcivescovo di Canterbury e ad altri rappresentanti ecumenici, ha aperto, passando attraverso la porta «paolina» e accendendo la fiamma del braciere che arderà per tutto l’anno, le celebrazioni dedicate all’Apostolo il 28 giugno scorso presso la basilica di San Paolo fuori le Mura. Qui sono stati celebrati i primi vespri della solennità di Pietro e Paolo (cf. l’omelia del papa qui a lato), poi culminata nella celebrazione eucaristica in San Pietro il giorno successivo, durante la quale l’omelia è stata condivisa tra il pontefice e Bartolomeo (cf. qui a p. 387 e riquadro a p. 388).
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