Documenti, 21/2007, 01/12/2007, pag. 649
Spe salvi. Lettera enciclica sulla speranza cristiana
Benedetto XVI
La speranza per dire la fede. È questo il nucleo teologico portante della seconda enciclica di papa Benedetto XVI, resa pubblica il 30 novembre scorso e intitolata alla speranza: Spe salvi. Il rapporto tra fede e speranza cristiana è costruito in maniera così forte che quasi le due virtù teologali si fondono e si confondono. Il testo, dopo una breve introduzione (n. 1), ripercorre la testimonianza biblica sulla speranza (nn. 2-9), per passare poi alla testimonianza storica della Chiesa e dei cristiani (nn. 10-15). Il confronto con le domande del tempo presente (nn. 16-23) introduce il tema della differenza cristiana rispetto allo sviluppo della modernità: dall’Illuminismo alle ideologie dell’Ottocento e del Novecento. Ne «La vera fisionomia della speranza cristiana» (nn. 24-31), l’enciclica affronta il tema della libertà dell’uomo orientata al bene, fondata nella speranza assoluta di Dio come vero antidoto alla presunzione scientista di rappresentare per gli uomini una forma surrogata di redenzione. Infine, il papa riprende alcuni «luoghi» teologici di apprendimento della speranza (nn. 32-48): la preghiera, l’azione e la sofferenza, il giudizio finale di Dio; per concludere con la figura esemplare di Maria «stella della speranza».
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