Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti
Questi orientamenti «sono un segno che la Chiesa ha una specifica preoccupazione per gli zingari», sia sul versante del riconoscimento della loro identità e del contributo alla loro promozione umana, sia sull’asse dell’evangelizzazione e dell’inculturazione: «Ciascuno, infatti, va accolto nella Chiesa, nella quale non c’è posto per emarginazione ed esclusione. Il Vangelo, uno ed unico, è quindi annunciato in modo adeguato tenendo conto delle diverse culture e tradizioni ». Con queste parole il card. Fumio Hamao, presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, ha presentato in Vaticano lo scorso 28 febbraio il documento Orientamenti per una pastorale degli zingari.
Frutto di un’elaborazione lunga e complessa, avviata nel 2001, si tratta del primo intervento organico della Santa Sede su questo argomento, e testimonia sia della consapevolezza maturata in quarant’anni di apostolato specifico per i nomadi, sia delle recenti aperture nel modo zingaro di vivere, che hanno riguardato anche la fede e la Chiesa.
Documento, 01/03/2006, pag. 145