Documenti, 17/2006, 01/10/2006, pag. 540
La lezione di Regensburg
Nell’ambito della lectio magistralis sul tema «Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni», tenuta il 12 settembre da Benedetto XVI all’Università di Regensburg durante il viaggio in Baviera (cf. in questo numero alle pp. 537ss), la citazione di un passo del dialogo tra l’imperatore bizantino Manuele II Paleologo e un saggio musulmano a proposito del rapporto tra religione e violenza ha suscitato aspre polemiche nel mondo islamico (cf. Regno-att. 16,2006,509ss). In seguito, a più riprese il papa è ritornato sull’argomento per contestualizzare il ragionamento e precisarne la corretta interpretazione, che si pone «decisamente» nella prospettiva di «mutua comprensione» indicata dal Vaticano II nella Nostra aetate: nell’Angelus a Castel Gandolfo (17.9), nell’udienza generale del mercoledì (20.9), nell’incontro con gli ambasciatori dei paesi musulmani appositamente convocato (25.9). «Non volevo in nessun modo far mie le parole negative pronunciate dall’imperatore medievale in questo dialogo... Volevo spiegare che non religione e violenza, ma religione e ragione vanno insieme» (udienza).
Stampa (9.10.2006) da sito Internet www.vatican.va. Sottotitoli redazionali. Il testo qui riprodotto è quello definitivo diffuso dalla Santa Sede il 9.10.2006. Differisce da quello provvisorio distribuito a Regensburg per le note e per due passaggi di cui, in parentesi quadra, riportiamo anche la versione provvisoria.
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