D
Documenti
Documenti, 13/2006, 01/07/2006, pag. 408

Movimenti nella missione della Chiesa: priorità e prospettive

Relazione del card. A. Scola al Congresso mondiale dei movimenti
300 rappresentanti di oltre 100 realtà provenienti da tutto il mondo si sono radunati a Rocca di Papa (Roma) dal 31maggio al 2 giugno per il V Congresso dei movimenti e delle nuove comunità, II a partire dal patrocinio del Pontificio Consiglio per i laici. Il Congresso è terminato con la veglia di Pentecoste che ha radunato circa 300.000 persone attorno a Benedetto XVI, così come avvenne nel 1998 attorno a Giovanni Paolo II (cf. Regno-att. 12,1998,365; Regno-doc. 13,1998,398ss). Dal allora, ha detto mons. Rylko, presidente del Pontificio consiglio, si percepisce una stagione di «maturità ecclesiale» dei movimenti quanto a comunione ecclesiale, a impegno missionario e a fedeltà quotidiana, in un tempo che coincide col delicato avvicendamento della generazione dei fondatori. Più insistito invece l’aspetto costitutivamente istituzionale dei movimenti nella relazione del card. Scola, patriarca di Venezia, che ha sottolineato come «quella istituzionale e quella carismatica sono dimensioni di ogni realizzazione della Chiesa». Il papa, nel messaggio al Congresso e nell’omelia della veglia di Pentecoste, ha ringraziato per la molteplicità dei doni dello Spirito, il cui soffio «non ci disperde ma ci raduna».

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.