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Documenti, 11/2006, 01/06/2006, pag. 345

Per una società giusta in Europa

Comitato esecutivo della COMECE
Dopo il «no» di Francia e Olanda al referendum sul Trattato costituzionale europeo, «il Consiglio europeo ha annunciato un periodo di riflessione sul futuro dell’Europa» nel giugno 2005, mentre la Commissione europea ha presentato il «Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito» in ottobre: su entrambe le iniziative la presidenza di turno (Austria) presenterà un bilancio nel Consiglio europeo del giugno 2006. Il Comitato esecutivo della Commissione degli episcopati della Comunità europea (COMECE) in questo comunicato del 5 maggio da un lato valorizza «gli elementi positivi» di queste iniziative, dall’altro li ritiene insufficienti per «stimolare il confronto sul futuro dell’Europa». Esso deve coinvolgere ampiamente i cittadini europei, «deve affrontare la questione dell’eredità, dei valori e degli obiettivi dell’UE, allo scopo di far crescere il senso di appartenenza dei propri cittadini». Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Conferenza delle Chiese europee (KEK; cf. riquadro a p. 346) che propone a mo’ di slogan di «portare l’Europa più vicino ai suoi cittadini».

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