Documenti, 1/2006, 01/01/2005, pag. 11
Parola di Dio: conversione e rinnovamento
L’incipit della costituzione sulla sacra Scrittura – «Dei verbum religiose audiens et fidenter proclamans» – costituisce una delle più felici formulazioni ecclesiologiche del Concilio, ponendo «l’essenza della Chiesa nella sua duplice dimensione di ascolto e di proclamazione». È la tesi articolata dal card. Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, nella relazione in occasione del convegno per il 40o della promulgazione della costituzione Dei verbum tenuto a Roma dal 14 al 18 settembre scorso e organizzato dal Pontificio consiglio stesso e dalla Federazione biblica cattolica. «Il Concilio non è riuscito a mantenere ovunque nel resto del testo l’alto livello raggiunto in questa straordinaria formulazione». Fu necessario, infatti, «accettare compromessi su diversi punti e alcune questioni sono state lasciate in sospeso. Ciò nonostante, anche se la costituzione si fosse limitata a formulare questa affermazione iniziale, ne sarebbe valsa ampiamente la pena», perché essa è «fondamentale per la comprensione che la Chiesa ha di se stessa».
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