Documenti, 9/2005, 01/05/2005, pag. 225
Il mondo rurale che cambia
La globalizzazione, l’allargamento dell’Unione Europea, l’innovazione culturale e tecnologica, la nuova sensibilità ecologica, la trasformazione delle aziende hanno profondamente cambiato negli ultimi anni il rapporto tra l’uomo e la terra. Perciò, a oltre 30 anni dal precedente documento La Chiesa e il mondo rurale italiano (1973), la Commissione dei vescovi italiani per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace ha pubblicato il 28 aprile una nota pastorale dal titolo «Frutto della terra e del lavoro dell’uomo». Mondo rurale che cambia e Chiesa in Italia, indirizzata in particolare alle parrocchie rurali, per aggiornare le indicazioni pastorali in base agli orientamenti per il decennio.
Lungi dall’essere una realtà arretrata e residuale, il mondo rurale appare invece alla luce della nota un importante crocevia di questioni sociali e culturali rilevanti, dal problema degli organismi geneticamente modificati, su cui si raccomanda cautela, alla tutela del territorio, all’accoglienza dei «neorurali», all’integrazione degli immigrati. Di fronte a tali sfide i vescovi invitano la parrocchia a «ritrovare il suo ruolo… rivisitando e recuperando, in vesti nuove e più efficaci, le tradizioni religiose del mondo rurale che offrono segni di coesione ed elementi d’identificazione delle comunità agricole».
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