Documenti, 17/2004, 01/10/2004, pag. 548
Dedicarsi alla vita
Quando si parla di morale, vi è il rischio che i cattolici appaiano «caricaturalmente» preoccupati del peccato, piuttosto che del perdono, ha affermato il card. Murphy-O’Connor, arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza dei vescovi d’Inghilterra e Galles presentando il documento Dedicarsi alla vita il 26 maggio scorso. Pensato dai vescovi come la naturale prosecuzione de Il bene comune e la dottrina sociale della Chiesa cattolica (cf. Regno-doc. 1,1997,34ss), in esso l’insegnamento morale viene presentato con «chiarezza» e «parole semplici». Ma a fronte del dovere della Chiesa di «proclamare la verità morale con chiarezza (…) il nostro documento – ha detto Murphy-O’Connor – è attento a mettere in luce che la Chiesa non deve, come scritto in Isaia, spezzare “una canna incrinata” o spegnere “uno stoppino dalla fiamma smorta”». Lungi quindi da erigere steccati, il testo è pensato come un contributo al «bene comune della nostra società» e come «fonte di speranza e ispirazione ben oltre i confini della comunità cattolica».
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