Documenti, 17/2004, 01/10/2004, pag. 530
Dare l'indispensabile
«Richiamare tutti i paesi donatori al loro impegno di portare l’aiuto pubblico allo sviluppo allo 0,7% del PIL» e «cercare anche forme innovative» per risolvere il problema della mancanza di fondi per far fronte a un programma di sicurezza alimentare mondiale: è la richiesta della Santa Sede, per bocca del segretario di stato card. Angelo Sodano, all’«Iniziativa contro la fame e la povertà» convocata dal presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva e ospitata dalle Nazioni Unite a New York (20 settembre 2004). Durante l’incontro i 110 paesi rappresentati hanno firmato una Dichiarazione sulle azioni contro la fame e la povertà.
Tra i «meccanismi innovativi di finanziamento che potrebbero essere di complemento agli sforzi attuali e supplire alle note carenze di fondi per lo sviluppo», citando la relazione tecnica presentata da Francia, Cile, Spagna e Brasile, Lula ricorda «le tasse sulle transazioni finanziarie» (come la Tobin Tax) «o sul commercio di armi». «Non dimentichiamoci mai che la fame è l’arma di distruzione di massa più crudele che ci sia».
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