Documenti, 15/2004, 01/09/2004, pag. 462
In preghiera alla meta
La recita dei «misteri luminosi» (da lui stesso «aggiunti» al Rosario), seguendo la processione dalla «papamobile», accompagnato dagli altri pellegrini: malati, volontari, medici, sacerdoti, vescovi…; poi l’avvio della tradizionale processione «aux flambeaux», consacrata a impetrare il dono della pace. E la domenica, solennità dell’Assunzione, la celebrazione della messa nella «Prairie» del Santuario di Lourdes, con l’omelia centrata sul 150° della promulgazione del dogma dell’immacolata concezione. Se la preghiera di Giovanni Paolo II è stata definita come un suo singolare «mettersi in Dio», questo 104° viaggio fuori d’Italia, che lo ha condotto, pellegrino e visibilmente malato, a Lourdes il 14-15 agosto 2004, è stato per intero un «mettersi in Maria», una sintesi orante della devozione mariana che ha così fortemente caratterizzato questo pontificato. Quelli che pubblichiamo sono, in ordine cronologico, i principali testi pronunciati dal papa in pubblico nei due giorni del pellegrinaggio. Nel riquadro a p. 465, anche l’indirizzo d’omaggio rivoltogli dal presidente francese Chirac.
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