Documenti, 15/2004, 01/09/2004, pag. 491
Due edizioni a confronto
Nel corso dell’ultima Assemblea generale (maggio 2004), mentre esaminavano la recente istruzione Redemptionis sacramentum e si consultavano sui Lineamenta del prossimo Sinodo dei vescovi sul tema «L’eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa», i vescovi italiani hanno ricevuto anche la traduzione italiana della editio typica tertia dell’Institutio generalis Missalis Romani (IGMR), promulgata il 20 aprile del 2000.
Il documento, intitolato Ordinamento generale del Messale romano, ha ottenuto l’approvazione della Sede apostolica con decreto n. 288/03/L, emanato dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti il 25.1.2004. Quando sarà pronta e approvata l’intera traduzione italiana dell’editio typica tertia del Messale romano, l’Ordinamento sostituirà, come premessa al Messale, il precedente Principi e norme per l’uso del Messale romano (1983, che traduceva l’editio typica altera latina dell’IGMR del 1975; cf. riquadro a p. 491), di cui comunque rispecchia l’impianto complessivo.
In attesa, dunque, della terza edizione italiana del «Messale di Paolo VI», la lettura dell’Ordinamento può dare una prima idea dell’entità e della portata dei cambiamenti che esso comporterà nelle nostre celebrazioni liturgiche.
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