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Documenti, 15/2004, 01/09/2004, pag. 469

Accordo su questioni giuridiche

Santa Sede e Repubblica di Slovenia
Firmato nel dicembre 2001, l’Accordo fra la Santa Sede e la Repubblica di Slovenia su questioni giuridiche è entrato in vigore solo il 28 maggio scorso, all’indomani dell’ingresso di questo paese nell’Unione Europea. La ratifica del Parlamento sloveno è stata a lungo ritardata dall’opposizione dei partiti liberali e di sinistra. Ciò non ha impedito la conclusione del processo diplomatico con l’atto solenne dello scambio, in Vaticano, degli strumenti di ratifica. «L’Accordo che oggi è entrato in vigore – ha detto Giovanni Paolo II ricevendo, subito dopo, il primo ministro A. Rop – testimonia l’impegno della Repubblica di Slovenia di mantenere buoni rapporti con la Sede apostolica. Questi rapporti sono fondati sul mutuo rispetto e sulla leale collaborazione». Gli articoli dell’Accordo sono 15 e interessano le tradizionali materie concordatarie: il riconoscimento della personalità giuridica della Chiesa, la sua autonomia interna, la libertà di comunicazione intraecclesiale, la libertà associativa, la possibilità di gestione di istituti scolastici, la cura pastorale di alcuni ambienti come ospedali e carceri. I riferimenti fondativi sono il Vaticano II per la Chiesa e la Costituzione per lo stato: entrambe le parti riconoscono «l’importanza dei diritti dell’uomo», richiamandosi, in particolare, «ai principi internazionali riconosciuti sulla libertà di pensiero, coscienza e religione».

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