Documenti, 11/2004, 01/06/2004, pag. 361
Dichiarazioni anticipate di trattamento
Il comitato nazionale di bioetica si pronuncia sul «testamento biologico», nella prossimità di un dibattito parlamentare che si prevede abbastanza concorde sull’argomento. Il testo delinea i contenuti, i soggetti coinvolti e le forme delle «dichiarazioni anticipate di trattamento», mettendo in evidenza anche i possibili attriti, e le conseguenti prevedibili inefficienze, con il sistema giuridico nazionale e internazionale.
Presso settori diffusi dell’opinione pubblica, il riconoscimento di valore giuridico al «testamento biologico», nel quale il singolo dà indicazioni e/o mandato fiduciario sul trattamento del proprio corpo nel caso di malattia che inabiliti a esprimere la propria volontà, equivale «alla legalizzazione dell’eutanasia». L’intervento del Comitato argomenta le ragioni per le quali è invece un atto legittimo, affidabile, responsabile. «Il vero problema bioetico delle dichiarazioni anticipate di trattamento è di carattere pratico e operativo, e non dottrinale»
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.