Documenti, 7/2002, 01/04/2002, pag. 247
Commento di R. Del Colle
I lavori della Commissione congiunta fra Chiesa cattolica e Consiglio metodista mondiale, nel quinquennio 1997-2001, sono stati dedicati al ministero dell'insegnamento all'interno della Chiesa e alle rispettive comprensioni delle sue forme d'esercizio. Il documento Dire la verità nella carità: l'autorità d'insegnare tra cattolici e metodisti (cf. Regno-att. 16,2001,523), approdo finale di questo confronto collegiale a livello teologico ed ecclesiale, viene ora consegnato alle rispettive Chiese affinché venga valutato e giudicato in merito al consenso ecumenico che esprime rispetto a un tema centrale come quello dell'autorità d'insegnare.
Da sottolineare la convergenza nel riconoscere il forte ancoramento cristologico del ministero d'insegnare della Chiesa e la sottolineatura pneumatologica del suo esercizio. Cattolici e metodisti riconoscono sia la necessità di una mediazione sacramentale sia quella di una figura di supervisione (episkope) che presieda all'autorità d'insegnare nella Chiesa; permangono, però, su questi due elementi forti differenziazioni ecclesiologiche nella loro comprensione e attuazione, soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei laici nel processo di decisione autorevole nella Chiesa e il significato accordato alla figura della collegialità nel ministero dell'autorità.
Come consuetudine, rispetto ai rapporti dei dialoghi ecumenici bilaterali, il Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani ne ha accompagnato la pubblicazione con un commento teologico a cura di R. Del Colle, docente alla Marquette University, in cui vengono valutate criticamente sia le reciproche visioni dell'autorità d'insegnare sia la qualità del consenso affermato.
Originali: stampa da supporto magnetico in nostro possesso. Nostre traduzioni dall'inglese
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.