Documenti, 3/2002, 01/02/2002, pag. 91
Lettera della Congregazione per la dottrina della fede
«Definire più dettagliatamente sia “i delitti più gravi commessi contro la morale e nella celebrazione dei sacramenti”, per i quali la competenza rimane esclusiva della Congregazione per la dottrina della fede, sia anche le norme processuali speciali “per dichiarare o infliggere le sanzioni canoniche”»: a questo scopo risponde la lettera apostolica di Giovanni Paolo II Sacramentorum sanctitatis tutela, data in forma di motu proprio, datata 30.4.2001. Le norme sono contenute in una successiva Lettera inviata dalla Congregazione per la dottrina della fede ai vescovi di tutta la Chiesa cattolica e agli altri ordinari e gerarchi interessati circa i delitti più gravi riservati alla medesima Congregazione per la dottrina della fede, datata 18.5.2001. Entrambi i testi sono da tempo in possesso dei vescovi, ma sono divenuti pubblici solo a seguito dell’uscita su Acta Apostolicae Sedis.
Riguardo alla definizione di tali «delitti più gravi», la principale novità riguarda la pedofilia, ovvero «il delitto contro il sesto comandamento del Decalogo commesso da un chierico con un minore al di sotto dei 18 anni di età» (prima erano 16). Riguardo invece alle novità procedurali, i vescovi svolgeranno indagini preliminari e segnaleranno i casi alla Congregazione, la quale deciderà se lasciare la causa agli stessi ordinari o avocarla a sé. I procedimenti di questo genere, inoltre, sono soggetti al segreto pontificio.
Acta Apostolicae Sedis 93(2001) 11, 5.11.2001, 737-739.785-788. Nostra traduzione dal latino.
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