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Documenti, 19/2002, 01/10/2002, pag. 620

Il NEPAD: una visione sfocata

Vescovi del Sudafrica - Dipartimento Giustizia e pace
«Il NEPAD propone un maggiore inserimento dell’Africa nell’attuale sistema economico globale (…). Così s’ignora il fatto che l’Africa è già integrata nell’economia globale più di qualsiasi altro continente, anche se a suo danno. L’Africa è già troppo economicamente dipendente dal resto del mondo». Il Nuovo partenariato per lo sviluppo dell’Africa (NEPAD) è un programma di rilancio economico dell’Africa a partire dall’Africa. I cinque paesi promotori (Algeria, Egitto, Nigeria, Senegal, Sudafrica), che ne hanno definito le clausole con l’accordo di Lusaka (Zambia) del luglio 2001, stanno cercando sponsorizzazioni per il progetto, soprattutto presso i G7, e parallelamente lo stanno promuovendo presso gli altri paesi africani. Il testo che qui presentiamo, Una visione sfocata. Una valutazione del Nuovo partenariato per lo sviluppo dell’Africa da parte delle Chiese del Sudafrica, presentato il 6 giugno scorso, vuole essere un’analisi critica del NEPAD a partire dalla prospettiva delle Chiese. Esso è stato elaborato dal Dipartimento Giustizia e pace della Conferenza episcopale cattolica del Sudafrica a partire da varie consultazioni ecumeniche. Non si contesta tanto il principio generale della globalizzazione, quanto il fatto che il NEPAD riproponga una visione economica di stampo mercantilista e a partire da quelle modalità già sperimentate da decenni dal continente su suggerimento della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, e che si sono rivelate fallimentari. Tuttavia occorre valorizzare i «vari importanti elementi che potrebbero essere trasformati in efficaci meccanismi per la ricostruzione e lo sviluppo dell’Africa». Un-blurring the Vision. An Assessment of the New Partnership for Africa’s Development by South African Churches; stampa da supporto magnetico in nostro possesso; nostra traduzione dall’inglese.

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