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Documenti, 11/2002

Ecumenismo dei santi

Viaggio in Azerbaigian e Bulgaria
Giovanni Paolo II - Viaggio in Azerbaigian e Bulgaria Giovanni Paolo II Viaggio in Azerbaigian e Bulgaria Ecumenismo dei santi Ancora due paesi post-comunisti, ancora due paesi in cui la comunità cattolica è �� più o meno � minoritaria: a partire dalla visita in Romania (1999), la maggioranza dei viaggi all'estero di Giovanni Paolo II ha avuto una o entrambe queste caratteristiche,...

Al palazzo presidenziale di Baku

Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II - Viaggio in Azerbaigian e Bulgaria Giovanni Paolo II Viaggio in Azerbaigian e Bulgaria Ecumenismo dei santi Ancora due paesi post-comunisti, ancora due paesi in cui la comunità cattolica è �� più o meno � minoritaria: a partire dalla visita in Romania (1999), la maggioranza dei viaggi all'estero di Giovanni Paolo II ha avuto una o entrambe queste caratteristiche,...

Al patriarca della Chiesa ortodossa bulgara

Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II - Viaggio in Azerbaigian e Bulgaria Giovanni Paolo II Viaggio in Azerbaigian e Bulgaria Ecumenismo dei santi Ancora due paesi post-comunisti, ancora due paesi in cui la comunità cattolica è �� più o meno � minoritaria: a partire dalla visita in Romania (1999), la maggioranza dei viaggi all'estero di Giovanni Paolo II ha avuto una o entrambe queste caratteristiche,...

L'incontro tra il papa e il presidente Parvanov

L'incontro tra il papa e il presidente Parvanov L'incontro tra il papa e il presidente Parvanov Nel corso della sua permanenza a Sofia, il 24 maggio Giovanni Paolo II ha fatto una visita di cortesia al presidente della Repubblica di Bulgaria, Georgi Parvanov. Al termine della visita, il direttore della Sala stampa della Santa Sede e il capo dell'Ufficio stampa della Presidenza...

Al monastero di Rila

Giovanni Paolo II
L'incontro tra il papa e il presidente Parvanov L'incontro tra il papa e il presidente Parvanov Nel corso della sua permanenza a Sofia, il 24 maggio Giovanni Paolo II ha fatto una visita di cortesia al presidente della Repubblica di Bulgaria, Georgi Parvanov. Al termine della visita, il direttore della Sala stampa della Santa Sede e il capo dell'Ufficio stampa della Presidenza...

Omelia a Plovdiv per le beatificazioni

Giovanni Paolo II
L'incontro tra il papa e il presidente Parvanov L'incontro tra il papa e il presidente Parvanov Nel corso della sua permanenza a Sofia, il 24 maggio Giovanni Paolo II ha fatto una visita di cortesia al presidente della Repubblica di Bulgaria, Georgi Parvanov. Al termine della visita, il direttore della Sala stampa della Santa Sede e il capo dell'Ufficio stampa della Presidenza...

Misericordia Dei

Lettera apostolica «motu proprio»
Giovanni Paolo II - Lettera apostolica �motu proprio� Giovanni Paolo II Lettera apostolica "motu proprio" Misericordia Dei "Venendo incontro alle preoccupate richieste di numerosi fratelli nell'episcopato, considero conveniente richiamare alcune delle leggi canoniche vigenti circa la celebrazione di questo sacramento, ... dal momento che si osserva in alcune...

Una riflessione antropologica

CEI - XLIX Assemblea generale
Conferenza episcopale italiana - XLIX Assemblea generale Chiesa in Italia CEI - XLIX Assemblea generale Una riflessione antropologica La XLIX assemblea generale della CEI (Roma, 20-24.5.2002), celebrata nel cinquantesimo di vita dell'organismo (8-10.1.1952), accanto a diversi importanti adempimenti, ha posto al centro dei lavori la riflessione su: "L'annuncio di Gesù Cristo,...

XLIX Assemblea CEI: il messaggio del papa

Giovanni Paolo II
Il messaggio del papa in occasione dell�apertura dei lavori della XLIX Assemblea generale CEI Il messaggio del papa In occasione dell�apertura dei lavori della XLIX Assemblea generale e in coincidenza con il cinquantesimo anniversario della costituzione della Conferenza episcopale italiana Giovanni Paolo II ha fatto pervenire ai vescovi italiani, in data 20 maggio questo Messaggio. Carissimi...

La cruna dell'ago

Vescovi calabresi, mons. G. Bregantini (Locri)
In applicazione per la sua diocesi delle linee indicate nella lettera pastorale della Conferenza episcopale calabra Sull’uso cristiano del denaro (p. 336-338), il vescovo di Locri-Gerace mons. Giancarlo Bregantini ha promulgato il decreto dal titolo La cruna dell’ago (1.5.2002; p. 338-342). Ai principi di legalità e di totale trasparenza economica nell’amministrazione della vita e degli eventi della Chiesa locale e delle sue varie espressioni, si accompagna una profonda sensibilità pastorale nel cogliere il senso delle forme popolari e delle pratiche religiose abituali della sua terra, iscrivendole all’interno di un mutato contesto culturale e di vita. In un territorio in cui mafia e malavita organizzata hanno fatto del «denaro e del potere un idolo», la Chiesa ha il dovere evangelico di mettere in atto al proprio interno prassi di assoluta libertà e distacco dal possesso del denaro, raggiungendo così quella necessaria autorevolezza e credibilità tra la sua gente per «educare alla misura del necessario» quale «provocante indicazione di liberazione per le nostre terre». Il vissuto di Gesù e lo stile delle prime comunità cristiane rimangono i riferimenti fondanti per dare forma oggi alla vita della comunità cristiana e dei singoli fedeli nel loro rapporto col denaro e il possesso dei beni. Tre gli snodi pastorali toccati in merito alla questione della povertà: nella vita del prete, nelle feste religiose e nelle processioni. Forte e marcato il richiamo a una netta distinzione fra pratica sacramentale e offerte in denaro, e all’affidabilità morale e professionali dei consulenti e responsabili della gestione economica della comunità cristiana. Originali: stampe da supporto magnetico in nostro possesso.

Sull'uso cristiano del denaro

Vescovi calabresi
In applicazione per la sua diocesi delle linee indicate nella lettera pastorale della Conferenza episcopale calabra Sull’uso cristiano del denaro (p. 336-338), il vescovo di Locri-Gerace mons. Giancarlo Bregantini ha promulgato il decreto dal titolo La cruna dell’ago (1.5.2002; p. 338-342). Ai principi di legalità e di totale trasparenza economica nell’amministrazione della vita e degli eventi della Chiesa locale e delle sue varie espressioni, si accompagna una profonda sensibilità pastorale nel cogliere il senso delle forme popolari e delle pratiche religiose abituali della sua terra, iscrivendole all’interno di un mutato contesto culturale e di vita. In un territorio in cui mafia e malavita organizzata hanno fatto del «denaro e del potere un idolo», la Chiesa ha il dovere evangelico di mettere in atto al proprio interno prassi di assoluta libertà e distacco dal possesso del denaro, raggiungendo così quella necessaria autorevolezza e credibilità tra la sua gente per «educare alla misura del necessario» quale «provocante indicazione di liberazione per le nostre terre». Il vissuto di Gesù e lo stile delle prime comunità cristiane rimangono i riferimenti fondanti per dare forma oggi alla vita della comunità cristiana e dei singoli fedeli nel loro rapporto col denaro e il possesso dei beni. Tre gli snodi pastorali toccati in merito alla questione della povertà: nella vita del prete, nelle feste religiose e nelle processioni. Forte e marcato il richiamo a una netta distinzione fra pratica sacramentale e offerte in denaro, e all’affidabilità morale e professionali dei consulenti e responsabili della gestione economica della comunità cristiana. Originali: stampe da supporto magnetico in nostro possesso.

La cruna dell'ago

Mons. G. Bregantini
In applicazione per la sua diocesi delle linee indicate nella lettera pastorale della Conferenza episcopale calabra Sull’uso cristiano del denaro (p. 336-338), il vescovo di Locri-Gerace mons. Giancarlo Bregantini ha promulgato il decreto dal titolo La cruna dell’ago (1.5.2002; p. 338-342). Ai principi di legalità e di totale trasparenza economica nell’amministrazione della vita e degli eventi della Chiesa locale e delle sue varie espressioni, si accompagna una profonda sensibilità pastorale nel cogliere il senso delle forme popolari e delle pratiche religiose abituali della sua terra, iscrivendole all’interno di un mutato contesto culturale e di vita. In un territorio in cui mafia e malavita organizzata hanno fatto del «denaro e del potere un idolo», la Chiesa ha il dovere evangelico di mettere in atto al proprio interno prassi di assoluta libertà e distacco dal possesso del denaro, raggiungendo così quella necessaria autorevolezza e credibilità tra la sua gente per «educare alla misura del necessario» quale «provocante indicazione di liberazione per le nostre terre». Il vissuto di Gesù e lo stile delle prime comunità cristiane rimangono i riferimenti fondanti per dare forma oggi alla vita della comunità cristiana e dei singoli fedeli nel loro rapporto col denaro e il possesso dei beni. Tre gli snodi pastorali toccati in merito alla questione della povertà: nella vita del prete, nelle feste religiose e nelle processioni. Forte e marcato il richiamo a una netta distinzione fra pratica sacramentale e offerte in denaro, e all’affidabilità morale e professionali dei consulenti e responsabili della gestione economica della comunità cristiana. Originali: stampe da supporto magnetico in nostro possesso.

Padre Pio diventa santo

Vescovi della Puglia
I vescovi della Puglia, in vista del 16 giugno prossimo, giorno in cui padre Pio da Pietrelcina sarà proclamato santo, mettono in luce in un messaggio alle comunità locali la figura del beato: «aperto, nella preghiera intensa e prolungata, all'ascolto del Signore», in un periodo in cui alle «grandi scoperte ... non ha corrisposto un approfondito sviluppo del dialogo e della comprensione tra gli uomini»; «umile, come Gesù, per vivere la vita nascosta ... in un secolo pieno d'orgoglio». Il messaggio, diffuso il 17 aprile, invita le comunità cristiane, le associazioni, i gruppi e i movimenti presenti nell'intera regione «a diventare sempre più scuole di preghiera e di santità, valorizzando pastoralmente il vissuto evangelico del beato Pio da Pietrelcina, coniugato con quello dei cristiani del nostro tempo». «L'iscrizione del frate di Pietrelcina nell'albo dei santi», sottolinea il documento, «più che aumentare la venerazione e gli atti di culto verso il beato Pio, che, per grazia di Dio, non mancano tra la gente, interpella le comunità cristiane di Puglia, richiamandole a tendere a una vita santa, intessuta di Vangelo, nutrita di sacramenti, capace di leggere e discernere il tempo e la storia per comunicare il Vangelo nella mutata società pugliese, attuando gli Orientamenti pastorali nel prossimo decennio». Originale: stampa da supporto magnetico in nostro possesso.

Sentinelle del mattino

Sinodo dei giovani di Milano
Un anno di lavoro, 1.800 delegati, 400 sinodali: un’esperienza intensa e ricca per i giovani tra i 20 e i 30 anni della diocesi di Milano è stato il Sinodo «Sentinelle del mattino», la cui idea era nata nel card. Martini sull’onda della giornata mondiale della gioventù del 2000. Avviato il 20 dicembre 2000, il cammino sinodale si è svolto in due fasi: una di ascolto (gennaio-maggio 2001), pienamente riuscita soprattutto nella sua dimensione «esterna» e unanimemente indicata come la positiva novità e il patrimonio da non disperdere; e una propriamente sinodale, conclusasi il 2 febbraio 2002 con il documento Non abbiate paura di essere i santi del nuovo millennio. A esso il card. Martini, che ha seguito con attenta presenza i lavori, ha risposto il 23 marzo durante la veglia in traditione symboli con «Attraversava la città». Risposta al lavoro del Sinodo dei giovani. Emerge dal documento conclusivo – con piena recezione e conferma da parte dell’arcivescovo – una forte richiesta di socialità (ascoltarsi, incontrarsi, accoglienza, Chiesa come casa, dialogo, fraternità le parole chiave) e di spiritualità; e nei confronti della comunità adulta la domanda di accompagnamento e testimonianza di vita. Un tono sereno e aperto lascia qua e là trasparire un disagio di fronte ad atteggiamenti riconducibili a scarsa considerazione o comprensione da parte degli adulti (alcune parrocchie e interi decanati non hanno espresso delegati). Originali: stampe (20.5.2002) da sito Internet www.diocesi.milano.it

Documento conclusivo

Sinodo dei giovani - Milano
Un anno di lavoro, 1.800 delegati, 400 sinodali: un’esperienza intensa e ricca per i giovani tra i 20 e i 30 anni della diocesi di Milano è stato il Sinodo «Sentinelle del mattino», la cui idea era nata nel card. Martini sull’onda della giornata mondiale della gioventù del 2000. Avviato il 20 dicembre 2000, il cammino sinodale si è svolto in due fasi: una di ascolto (gennaio-maggio 2001), pienamente riuscita soprattutto nella sua dimensione «esterna» e unanimemente indicata come la positiva novità e il patrimonio da non disperdere; e una propriamente sinodale, conclusasi il 2 febbraio 2002 con il documento Non abbiate paura di essere i santi del nuovo millennio. A esso il card. Martini, che ha seguito con attenta presenza i lavori, ha risposto il 23 marzo durante la veglia in traditione symboli con «Attraversava la città». Risposta al lavoro del Sinodo dei giovani. Emerge dal documento conclusivo – con piena recezione e conferma da parte dell’arcivescovo – una forte richiesta di socialità (ascoltarsi, incontrarsi, accoglienza, Chiesa come casa, dialogo, fraternità le parole chiave) e di spiritualità; e nei confronti della comunità adulta la domanda di accompagnamento e testimonianza di vita. Un tono sereno e aperto lascia qua e là trasparire un disagio di fronte ad atteggiamenti riconducibili a scarsa considerazione o comprensione da parte degli adulti (alcune parrocchie e interi decanati non hanno espresso delegati). Originali: stampe (20.5.2002) da sito Internet www.diocesi.milano.it.

Risposta del card. Martini

Card. Carlo Maria Martini
Un anno di lavoro, 1.800 delegati, 400 sinodali: un’esperienza intensa e ricca per i giovani tra i 20 e i 30 anni della diocesi di Milano è stato il Sinodo «Sentinelle del mattino», la cui idea era nata nel card. Martini sull’onda della giornata mondiale della gioventù del 2000. Avviato il 20 dicembre 2000, il cammino sinodale si è svolto in due fasi: una di ascolto (gennaio-maggio 2001), pienamente riuscita soprattutto nella sua dimensione «esterna» e unanimemente indicata come la positiva novità e il patrimonio da non disperdere; e una propriamente sinodale, conclusasi il 2 febbraio 2002 con il documento Non abbiate paura di essere i santi del nuovo millennio. A esso il card. Martini, che ha seguito con attenta presenza i lavori, ha risposto il 23 marzo durante la veglia in traditione symboli con «Attraversava la città». Risposta al lavoro del Sinodo dei giovani. Emerge dal documento conclusivo – con piena recezione e conferma da parte dell’arcivescovo – una forte richiesta di socialità (ascoltarsi, incontrarsi, accoglienza, Chiesa come casa, dialogo, fraternità le parole chiave) e di spiritualità; e nei confronti della comunità adulta la domanda di accompagnamento e testimonianza di vita. Un tono sereno e aperto lascia qua e là trasparire un disagio di fronte ad atteggiamenti riconducibili a scarsa considerazione o comprensione da parte degli adulti (alcune parrocchie e interi decanati non hanno espresso delegati). Originali: stampe (20.5.2002) da sito Internet www.diocesi.milano.it.

Gli auguri del papa al card. Martini

Giovanni Paolo II
Gli auguri del papa al card. Martini Gli auguri del papa al card. Martini In occasione del 50� anniversario dell�ordinazione sacerdotale, che cadrà il 13 luglio 2002 ma è stato festeggiato dall�arcivescovo di Milano insieme alla sua diocesi nella solennità di Pentecoste (19.5.2002), Giovanni Paolo II ha indirizzato al card. Martini un messaggio di auguri (L�Osservatore romano 20-21.5.2002,...

I giovani d'Europa e la fede

X simposio dei vescovi europei
«Vescovi e giovani cattolici e di altre confessioni cristiane si sono ascoltati... e insieme hanno rinnovato l’impegno di annunciare il Vangelo nella diversità dei loro ruoli e responsabilità... Sotto l’azione dello Spirito Santo tale cammino è già in corso e i giovani ne sono in certo modo le avanguardie, le “sentinelle del mattino” che ne annunciano l’avvio promettente». Il X Simposio dei vescovi europei, sul tema «Giovani di Europa nel cambiamento. Laboratorio della fede» (Roma, 24-28 aprile 2002), si è caratterizzato per il metodo, che ha visto vescovi e giovani impegnati in uno scambio reciproco, un «laboratorio», sui profondi cambiamenti della società e i possibili spunti per una nuova evangelizzazione in Europa: perché i giovani «sono più in contatto con il cambiamento del ritmo del nostro tempo di quanto lo siamo noi» (C. Murphy-O’Connor). Per concludere che «i giovani desiderano vescovi e sacerdoti che li considerino non solo speranze del futuro, ma una risorsa presente e attuale della Chiesa, su cui contare ora e subito». Alla loro Chiesa i giovani non hanno risparmiato richieste esigenti, tra cui uno stile di comunità in cui si sperimentino «relazioni umane profonde e genuine, ricche di comunione e amicizia ma anche capaci di fare una proposta di fede più alta nei traguardi, più esigente nella qualità, più profonda nella spiritualità, mantenendo strettamente collegato il messaggio con il vissuto delle persone e con le attese più radicali del cuore umano». Pubblichiamo «Evangelizzare i giovani in un’Europa postmoderna» (card. C. Murphy-O’Connor), «L’evangelizzazione dei giovani: itinerari» (card. G. Danneels), e il messaggio finale. Originali: stampe da supporto magnetico in nostro possesso. Cf. Regno-att. 10,2002,313ss.

Nell'Europa postmoderna

C. Murphy O'Connor al X Simposio dei vescovi europei
X Simposio dei vescovi europei Chiese nel Mondo X Simposio dei vescovi europei I giovani d�Europa e la fede "Vescovi e giovani cattolici e di altre confessioni cristiane si sono ascoltati... e insieme hanno rinnovato l�impegno di annunciare il Vangelo nella diversità dei loro ruoli e responsabilità... Sotto l�azione dello Spirito Santo tale cammino è già in corso e...

«Carissimi giovani, speranza della Chiesa e dell'Europa

Giovanni Paolo II
Il papa: �Carissimi giovani, speranza della Chiesa e dell'Europa� Il papa: "Carissimi giovani, speranza della Chiesa e dell'Europa" Nel corso dell�udienza concessa ai partecipanti al X Simposio dei vescovi europei, il 25 aprile, Giovanni Paolo II si è rivolto ai vescovi, ai giovani, ai rappresentanti delle altre Chiese e comunità ecclesiali e ai responsabili degli organismi...

Itinerari

G. Danneels al X Simposio dei vescovi europei
X Simposio dei vescovi europei Chiese nel Mondo X Simposio dei vescovi europei I giovani d�Europa e la fede "Vescovi e giovani cattolici e di altre confessioni cristiane si sono ascoltati... e insieme hanno rinnovato l�impegno di annunciare il Vangelo nella diversità dei loro ruoli e responsabilità... Sotto l�azione dello Spirito Santo tale cammino è già in corso e...

Lettera dei giovani ai vescovi europei

I giovani delegati al X Simposio dei vescovi europei
Lettera dei giovani ai vescovi europei Lettera dei giovani ai vescovi europei Nella plenaria conclusiva del X Simposio dei vescovi europei su "Giovani d�Europa nel cambiamento. Laboratorio della fede" (Roma, 24-28.4.2002) è stata approvata anche una Lettera dei giovani ai vescovi d�Europa, scritta dai 35 giovani delegati.   Carissimi vescovi, siamo giovani cristiani,...

Messaggio finale

X Simposio dei vescovi europei
X Simposio dei vescovi europei Chiese nel Mondo X Simposio dei vescovi europei I giovani d�Europa e la fede "Vescovi e giovani cattolici e di altre confessioni cristiane si sono ascoltati... e insieme hanno rinnovato l�impegno di annunciare il Vangelo nella diversità dei loro ruoli e responsabilità... Sotto l�azione dello Spirito Santo tale cammino è già in corso e...

Il futuro dell'Europa

Commissione degli episcopati della Comunità europea (COMECE)
Il segretariato della Commissione degli episcopati della Comunità europea (COMECE) ha pubblicato il 21.5.2002 un contributo ai lavori legati alla convocazione della Convenzione europea, dal titolo Il futuro dell'Europa. A una chiara percezione del significato singolare del processo di unificazione dell'Europa si accosta una valutazione sostanzialmente positiva – pur non priva di annotazioni critiche – della base offerta dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea per giungere alla stesura di un futuro Trattato costituzionale. Il segretariato del COMECE «riconosce la pertinenza» di questo approdo finale a un inquadramento costituzionale dei paesi dell'UE. Una convinta salvaguardia dello statuto ebraico-cristiano dell'umano, l'integrazione nei processi di decisione a livello europeo di una consultazione codificata delle Chiese e delle comunità religiose, l'affermazione del principio di solidarietà, una recettività sensibile del patrimonio culturale e spirituale delle nazioni dell'Europa centro-orientale candidate all'ingresso nell'UE – questi alcuni dei punti toccati nel documento. Particolarmente sottolineata l'importanza di una procedura politica e legislativa capace di attingere alle fonti ispirative della Comunità europea e l'implemento della loro qualità democratica. Originale: stampa da supporto magnetico in nostro possesso. Sugli stessi temi, cf. Regno-att. 2,2002,1 (nostra intervista a mons. Nicora); 8,2002,245; Regno-doc. 9,2002,309 e in questo numero alle pp. 370ss.374ss. Cf. inoltre, nel riquadro a p. 369, la lettera del presidente della Commissione europea, R. Prodi, al Patriarcato di Mosca, che era intervenuto lo scorso 27 marzo sul Libro bianco sulla governance europea (Regno-doc. 9,2002,319; Regno-att. 10,2002,333).

Romano Prodi al Patriarcato di Mosca

R. Prodi
Romano Prodi al Patriarcato di Mosca Romano Prodi al Patriarcato di Mosca Ancora sui temi della riforma costituzionale delle istituzioni europee, il 13 maggio 2002 il presidente della Commissione europea Romano Prodi ha rivolto al metropolita Cirillo, responsabile del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, una lettera in risposta all�intervento del Patriarcato,...

L'integrazione europea

Vescovi della Polonia
«La Polonia sta vivendo un importante periodo d’integrazione sempre più completa con le strutture economiche e politiche dell'Unione Europea. In quest'importante momento storico non può mancare la parola dei vescovi... La Chiesa appoggia le iniziative d’integrazione che rispettano i diritti fondamentali dell'uomo che servono allo sviluppo integrale della persona umana, e promuove il bene comune a livello nazionale e statale». Riuniti a Varsavia nella 316a assemblea plenaria, i vescovi polacchi hanno affrontato il tema dell’integrazione europea, e il 21 marzo hanno emesso un documento che ne sintetizza le riflessioni. Accanto all’adesione «affettiva» al processo d’integrazione, non mancano alcune annotazioni preoccupate circa i possibili rischi: in particolare quello di una scriteriata omologazione di culture e identità nazionali, e quello di una pesante ripercussione economica della transizione, almeno nella fase iniziale, sulle fasce più deboli della popolazione. La Polonia è uno dei 13 stati attualmente coinvolti nel processo d’allargamento, insieme a Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Romania, Bulgaria, Malta, Cipro e Turchia. Questi paesi entreranno nell’Unione Europea quando soddisferanno i criteri stabiliti, ma i primi 12 hanno già in corso negoziati per l’ingresso nell’Unione. Originale: stampa (18.5.2002) da sito Internet www.episkopat.pl. Sottotitoli redazionali. Sul tema cf. anche Regno-att. 10,2002,334 e in questo numero alle pp. 367ss.370ss.

Giovanni Paolo II all'ACEAC: testimonianza e credibilità

Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II all'ACEAC: testimonianza e credibilit� Giovanni Paolo II all'ACEAC: testimonianza e credibilità In occasione dell'Assemblea straordinaria dell'Associazione delle conferenze episcopali dell'Africa centrale (ACEAC), svoltasi a Kigali, in Ruanda, dal 13 al 18 maggio scorsi, Giovanni Paolo II ha indirizzato al presidente dell'organismo mons. Frédéric Rubwejanga,...

Volontariato e testimonianza della carità

Delegazione regionale delle Caritas diocesane in Lombardia
«Il volontariato è uno dei possibili segni concreti di uno stile di vita cristiana della persona che informa la propria esistenza a partire da alcuni valori fondativi quali la gratuità, il dono, il rispetto della dignità dell’altro, la condivisione, la sobrietà». A conclusione dell’anno internazionale dei volontari proclamato dall’ONU nel 2001, e come esito di un approfondito confronto promosso dalla Delegazione regionale Caritas della Lombardia, il documento Volontariato e testimonianza della carità è stato discusso e approvato nel marzo 2002 dalla Conferenza episcopale lombarda (secondo i dati raccolti dal Centro di servizio per il volontariato in Lombardia, in questa regione si conta il maggior numero di organizzazioni di volontariato, 2.984 iscritte nei registri regionali, delle quali 872 a Milano). L’auspicio espresso dal presidente della Conferenza episcopale lombarda card. Martini è che questo documento «sia diffuso tra i volontari e le numerose realtà associative così da testimoniare la fecondità dell'ispirazione evangelica che è e può essere, soprattutto oggi, sorgente capace di alimentare l'autentica esperienza di volontariato, anche sotto la forma del servizio civile maschile e femminile dei giovani». Opuscolo, Milano 2002.

Insieme ai vulnerabili

Vinicio Albanesi per i 20 anni del CNCA
«Siamo felici di essere stati attenti, in tutti questi anni, alle difficoltà soprattutto dei giovani... Ricordiamo con affetto i compagni di strada... C'è rimpianto per tutte le volte che forse avremmo potuto fare di più... Siamo preoccupati del clima di intolleranza che da vario tempo è prevalso nel nostro paese... Continuiamo a stare al nostro posto, a servizio delle fasce più a rischio di popolazione... Sogniamo con tutte le nostre forze una pari dignità per tutti. Il discrimine non può essere l'efficienza che ciascuno è in grado di offrire al momento... Per il futuro rimarremo al nostro posto. Crediamo nell'intelligenza della nostra gente». Sono i sentimenti espressi per tutti da don Vinicio Albanesi, presidente uscente del CNCA, nell’intervento «Il sogno di un benessere senza esclusioni», all’apertura del convegno «Con i vulnerati. Venti anni del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza» (Milano, 19-20.4.2002). In tale occasione si è celebrato appunto il 20° anniversario della fondazione di una delle principali organizzazioni italiane di privato sociale, impegnata dal 1982 nel settore dei servizi alle persone in situazioni di difficoltà ed emarginazione. Il convegno poi si è chiuso con una Lettera ai vulnerati, che pubblichiamo in riquadro a p. 383. Cf. Regno-att. 10,2002,301. Originali: stampa da supporto magnetico in nostro possesso.