L'uomo creatore di se stesso?
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La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche la gioia della Chiesa. Invito a una pastorale matrimoniale e familiare rinnovata: è il titolo del documento approvato dal Consiglio permanente della Conferenza episcopale tedesca il 23 gennaio e pubblicato il 1° febbraio, per offrire indicazioni sulle «fragilità» del matrimonio secondo la linea dell’esortazione apostolica Amoris laetitia: accompagnare, discernere, integrare. Se «l’indissolubilità del matrimonio è parte essenziale della fede della Chiesa», d’altra parte «l’Amoris laetitia non lascia dubbi sulla necessità di differenziare lo sguardo sulle singole situazioni di vita delle persone». Dev’essere chiaro che i divorziati risposati «appartengono alla Chiesa, che Dio non li priva del suo amore e che sono chiamati a vivere l’amore di Dio e del prossimo e ad essere testimoni autentici di Gesù Cristo». «Non tutti i credenti il cui matrimonio si è spezzato e che sono civilmente divorziati e risposati possono ricevere i sacramenti, senza distinzione». Ma dopo un processo decisionale accompagnato da una guida pastorale, «la decisione individuale, se nelle singole circostanze si è o meno in condizione di ricevere i sacramenti, merita rispetto e attenzione».
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