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Documenti, 7/2001, 01/04/2001, pag. 224

Incontro presso la Santa Sede

M. O'Donohue

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Documenti, 2001-7

Vittime di un prete

M. O'Donohue, E. Fangman: violenze sessuali ai danni di suore
"La mia esperienza di psicologa mi ha insegnato che le vittime di violenza non rimangono profondamente traumatizzate solo dalla violenza, ma anche da coloro che ne vengono a conoscenza ma stanno zitti. Sapevo di non poter conservare la mia onestà dicendomi che non avevo mai sentito nulla. Sentivo che era necessario aprire il dibattito su questi problemi appena fosse stato possibile…" (suor Fangman). Le prime informazioni sistematiche sui casi di molestie e violenze sessuali subite da suore da parte di preti sono state raccolte all’inizio degli anni novanta dalla Caritas internationalis, nel contesto delle ricerche sulla diffusione dell’HIV-AIDS tra il personale ecclesiastico (cf. "Memoria di suor O’Donohue", 1994). Ben presto la questione, particolarmente grave nel continente africano, viene conosciuta e discussa ai più alti livelli di responsabilità della Santa Sede e delle congregazioni religiose (cf. "Incontro con la Santa Sede", 1995 e riquadro a p. 222). L’intervento più recente, il primo a venire anche reso pubblico, è giunto nel contesto del Congresso degli abati, dei priori e delle abbadesse di ordini benedettini svoltosi a Roma dal 3 all’8 settembre 2000, nel contesto del giubileo (cf. "Rapporto di suor Fangman" e riquadro a p. 227). Originali: M. O’Donohue: stampe (21.3.2001) da sito Internet: www.natcath.org; nostra traduzione dall’inglese. E. Fangman: Bulletin de l’Alliance for International Monasticism (2000) 70, 102-107; nostra traduzione dal francese. Si deve al settimanale statunitense National Catholic Reporter se la questione è stata portata all’attenzione della vasta opinione pubblica: il numero del 16.3.2001 ospita infatti un ampio servizio dal titolo "Reports of abuse" (poi variamente ripreso dalle agenzie e dai quotidiani in tutto il mondo), mentre dal 9 marzo sono disponibili sul sito Internet di tale periodico i testi dei 4 documenti "riservati" (di cui traduciamo qui i due attribuiti a suor O’Donohue) che, insieme al rapporto di suor Fangman, costituiscono le fonti dell’articolo (cf. anche riquadro a p. 225).