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Documenti, 7/2001, 01/04/2001, pag. 208

A voi giovani

Mons. E. Menichelli, arcivescovo di Chieti-Vasto
"Vi ho scritto per amore vostro e delle vostre famiglie. Vi ho scritto con amore di padre. Vi ho scritto pensando e amando ogni vostra vita che è un bene personale e una ricchezza comune. Vi ho scritto perché ho fiducia in voi. Vi ho scritto con affetto". Un’intensa e cordiale partecipazione alla vita dei giovani anima la lettera, che il vescovo di Chieti-Vasto mons. Edoardo Menichelli ha indirizzato loro lo scorso febbraio. Le paterne raccomandazioni riguardano sia in generale l’atteggiamento esistenziale – sapienza, prudenza, saggezza, coraggio sono le virtù più ricordate, per indirizzare verso il vero e solido bene la gioiosa propensione, tipicamente giovanile, a godere della vita –, sia alcuni aspetti particolari, in primis il diffondersi di comportamenti estremi quali la frequenza delle discoteche fino al mattino, l’uso di droghe e sostanze da "sballo", le corse in moto o in auto, la ricerca insomma di un’"eccitazione" fine a se stessa e distruttiva. Tra le iniziative della Chiesa italiana in tema negli ultimi anni ricordiamo il gruppo di lavoro dedicato ai giovani all’interno del Convegno ecclesiale di Palermo (1995), il Sinodo dei giovani della diocesi di Napoli e quello della diocesi di Livorno (1996), il documento dei vescovi dell’Emilia-Romagna Giovani fra disagio ed evasione. A proposito di discoteche (1996; cf. Regno-att. 12,1996,346; Regno-doc. 13,1997,417). Opuscolo, Chieti 2001.

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