D
Documenti
Documenti, 5/2001, 01/03/2001, pag. 156

Biotecnologie e fame nel mondo

Mons. A. Marchetto
Il delicato problema dell’uso delle biotecnologie viene trattato nella relazione "Biotecnologie: una speranza per combattere la fame nel mondo?", svolta da mons. Agostino Marchetto, osservatore permanente della Santa Sede presso la FAO, l’IFAD e il PAM al convegno su "Nuove frontiere per la bioetica: le biotecnologie", tenutosi il 16.11.2000 a Roma e organizzato dall’Istituto di bioetica dell’Università cattolica del Sacro Cuore in occasione del 50° anniversario della rivista Medicina e morale. "Da un lato emergono domande etiche su come le biotecnologie possano interferire nella relazione tra l’attività umana e l’ordine naturale della creazione. Dall’altro si delinea la prospettiva di vedere colmate quantitativamente le effettive richieste di alimenti, e quindi di sostentamento da parte di un folto gruppo di abitanti del pianeta". Fra questi due poli, si snoda il percorso dell’attività che i tre organismi intergovernativi svolgono contro la fame: un cammino complesso, che non consente per il momento di dare risposte sicure alle questioni sollevate dalle nuove tecnologie, ma solo di fissare delle priorità, fra le quali la seguente: "le biotecnologie sembrano rispondere sempre di più alle esigenze del mercato, e alla relativa domanda, piuttosto che ai bisogni effettivi dei paesi in via di sviluppo. Lo studio dei mercati diventa allora fondamentale per determinare se possa essere lanciato l'uso di procedimenti biotecnologici senza limitare o compromettere bisogni sociali, i rendimenti economici e infine la capacità di produzione attraverso sistemi tradizionali nei paesi in via di sviluppo. Questa è per noi la grande questione umana, che si fa cristiana". Originale: stampa da supporto magnetico.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.