Documenti, 3/2001, 01/02/2001, pag. 89
Salviamo l'uomo
"Il soffio dell’anno santo appena terminato e i diversi "giubilei" che hanno radunato e motivato uomini e donne di tutte le razze, di tutte le età e di tutte le condizioni, hanno mostrato, se ve ne era bisogno, che la coscienza morale è ancora ben viva e che Dio abita il cuore dell’uomo". La grazia del giubileo – suggerisce Giovanni Paolo II ai diplomatici accreditati presso la Santa Sede, nel tradizionale incontro di presentazione degli auguri per il nuovo anno (13.1.2001) – rafforza la fiducia nell’efficacia degli sforzi diplomatici in favore dell’intesa e della cooperazione tra i popoli. Tra gli ambiti che rimangono problematici e richiedono applicazione instancabile compare, oltre ai più consueti scenari geo-politici quali l’Africa – con i conflitti dell’Algeria, del Sudan e dei Grandi laghi – e l’America del Sud, la questione più radicale intorno al rispetto della natura e della vita umana, il germe più profondo che accomuna e affratella gli uomini: "Sì, in questo inizio di millennio, salviamo l'uomo! Salviamolo tutti insieme! Spetta ai responsabili delle società proteggere la specie umana, facendo sì che la scienza sia al servizio della persona, che l'uomo non sia un oggetto da sezionare, da comperarsi o vendersi, che le leggi non siano mai condizionate dal mercantilismo o dalle rivendicazioni egoiste di gruppi minoritari".
L’Osservatore romano 14.1.2001, 7-8.
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